Iran, spari sui manifestanti. Aggrediti i leader riformisti. Ahmadinejad attacca:


l'Unità.it


Secondo i blog attaccati i manifestanti con spari e lacrimogeni nel 31° anniversario della Rivoluzione islamica. Aggrediti i leader riformisti Karoubi e Khatami, costretto a lasciare la manifestazione. Nuove minacce di Ahmadinejad: pronti a distruggere Israele se ci attacca. «Prodotto uranio al 20%». Il regime blocca Internet.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Iran, spari sui manifestanti. Aggrediti i leader riformisti. Ahmadinejad attacca:

Si surriscalda il clima a Teheran, nel giorno del 31esimo anniversario della Rivoluzione Islamica. Un sito web dell'opposizione ha riferito che le forze dell'ordine hanno sparato colpi d'arma da fuoco e lanciato gas lacrimogeni contro sostenitori di Mirhossein Moussavi, durante una manifestazione organizzata dall'«onda verde».  Attaccata anche l'auto di uno dei leader dell'opposizione, Mehdi Karoubi: infranti i finestrini e picchiato il leader riformista, che sarebbe ferito alla testa. Lo stesso sito Jaras ha riferito che le forze dell'ordine hanno preso di mira anche  l'ex presidente Mohammad Khatami, costretto poi a lasciare la manifestazione.

A Teheran sono stati arrestati una nipote dell'Ayatollah Ruhollah Khomeini e suo marito. La notizia arriva da fonti dell'opposizione, le stesse che riferiscono dell'arresto di un figlio del leader dell'opposizione, Mehdi Karoubi.

Decine di migliaia di persone sono nelle strade di Teheran per celebrare il 31esimo anniversario della Rivoluzione islamica: con bandiere iraniane e immagini che ritraggono il leader Supremo della Rivoluzione, Ali Khamenei, la folla imponente si è riversata nelle strade che portano a piazza Azadi (la piazza della Libertà), in pieno centro della capitale, per ascoltare il discorso del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Per soffocare eventuali proteste, mescolati tra la folla ci sono anche poliziotti, uomini delle Guardie Rivoluzionarie e  miliziani Basij.

Ahmandinejad intanto ha reso notp che l'arricchimento del primo 'pacchetto' di uranio arricchito al 20% è stato completato nel
sito di Natanz, in Iran. Le operazioni per l'arricchimento erano cominciate martedì, dopo che l'Iran, nei mesi scorsi, aveva rifiutato una proposta d'accordo con le grandi potenze per fare arricchire all'estero l'uranio, che necessita per alimentare un reattore con finalità mediche a Teheran.  «In cambio – ha affermato Ahmadinejad, parlando davanti a centinaia di migliaia di persone nel 31.o anniversario della rivoluzione – volevano portarci via il nostro uranio arricchito a più bassi livelli. Un segno del loro atteggiamento
egemonico».  L'Iran, ha inoltre detto Ahmadinejad, ha le capacità di arricchire l'uranio anche oltre il 20%, ma non lo farà.

Duro attacco poi a Barack Obama che, a suo giudizio, sta «perdendo le chance di cambiare la politica Usa ed è asservito agli interessi di Israele. «Sfortunatamente, la speranza di un cambiamento (nella politica statunitense) sta rapidamente scemando in delusione», ha detto Ahmadinejad dinanzi a migliaia di sostenitori riuniti a piazza Azadi, a Teheran, per le commemorazioni del 31esimo anniversario dalla cacciata dello Scià. «Obama sta perdendo le opportunità e non si muove correttamente: sta andando in una direzione che è contro i suoi interessi, gli interessi del popolo iraniano ed è in linea con le volontà sionisti».

Il presidente ha messo poi in guardia Israele dal dare il via a una nuova operazione militare nello scacchiere mediorientale perchè in quel caso -ha detto- sarà distrutto per sempre. In una conversazione telefonica avvenuta mercoledì sera, alla vigilia del 31esimo annivesario della Rivoluzione Islamica, con il presidente siriano, Bashar al-Assad, Ahmadinejad ha sostenuto di avere «informazioni attendibili» sul fatto che Israele voglia «trovare un modo per compensare le ridicole sconfitte (subite) dalla popolazione di Gaza e da Hezbollah in Libano». «Se il regime sionista dovesse ripetere i suoi errori e avviare un'operazione militare, allora -ha minacciato- dovrebbe essere combattuto con tutte le forze per esser distrutto una volta per sempre». Ahmadinejad, che ha spesso minacciato di voler cancellare «il regime sionista dalle mappe geografiche», ha aggiunto che l'Iran rimarrà al fianco di Siria, Libano e Palestina.

In Italia il ministro Frattini si è detto preoccupato per le manifestazioni: Teheran eviti la repressione. «Ci appelliamo un'ennesima volta affinche non accadano quelle orribili scene di violenza e repressione polziesca che abbiamno visto in passato».

Fonte: l'Unità

11 febbraio 2010

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento