Interessante discussione siriana


Riccardo Cristiano - Il Mondo di Annibale


Mentre centinaia di siriani vengono massacrati, la commissione per la riforma costituzionale, voluta da Bashar, porta avanti una discussione esilarante. O drammatica…


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Interessante discussione siriana

La vignetta che avete visto in copertina è del grande cartoonist siriano Ali Farzat, insignito pochi giorni fa del premio per la libertà di stampa dalla redazione di Le Monde. Vi avete visto i due mondi paralleli in cui vive la Siria. Quello superiore, dove si spara, si uccide e si muore, e quello inferiore, dove si rilasciano interviste. Due mondi talmente distanti che il giornalista del mondo inferiore si arrabbia per il rumore che viene dal mondo superiore, e che disturba la sua registrazione.
I grandi, come Farzat, sanno spiegarci il mondo con un'immagine. E infatti quel che ci dice in questa vignetta, non recentissima, è esattamente quel che sta accadendo in queste ore negli ovattati palazzi del potere damasceno, dove i membri della commisisone insediata dal Presidente Bashar al-Assad per varare le "attese riforme costituzionali" proseguono un avvincente discussione. Ce la rappresenta, in certo qual modo, sempre Farzat, nella vignetta che vedete qui sopra. Sono presi in un dedalo, i poverini, non sanno se il Parlamento sia meglio ribattezzarlo "Parlamento della Nazione", "Camera dei Deputati" (che per alcuni ha un sapore troppo occidentalizzante, europeizzante e questo non va bene), o "Assemblea del Popolo". Interessante.
L'agenzia di stampa ufficiale, la Sana, si sofferma sul rompicapo che affligge i "padri costituenti" designati dal giovane Bashar. E ci dice che sono alle viste anche altri cambiamenti significativi. Sembra infatti che dopo mesi di discussione si sia fatta strada l'idea che il Presidente della Repubblica possa essere candidato anche da soggetti diversi dal Baath, che oggi di fatto designa il candidato unico. Ma chi? L'idea, davvero interessante è che si possa candidare qualsiasi cittadini siriano che abbia genitori siriani e nonni siriani, che sia rimasto sempre in patria (supponiamo ad eccezione di qualche vacanzina all'estero, cara ai gerarchi) . Il perchè è presto spiegato. Il timore è che si possa candidare qualcuno che nel corso della sua vita sia stato contaminato da ide non baathiste, chiaro.
La Sana, come sovente accade alla propaganda, ci ha fato un regalo. Un po' caro, perché leggere la propaganda è sempre un fardello, ma prezioso, perché ci ha confermato la non riformabilità di un gerontocomio di gerarchi come il Baaath. Per chi ne voglia sapere di più consigliamo la lettura dell'ottimo sito www.sirialibano.com , curato dal collega Lorenzo Trombetta. Una fonte preziosa di notizie e approfondimenti per chiunque abbia a cuore quella parte di mondo.

Fonte: http://ilmondodiannibale.globalist.it
20 Dicembre 2011

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