Intercettazioni, Unci: “Rimane alta l’attenzione”


Federazione Nazionale della Stampa Italiana


Il mancato ricorso al decreto non può far dimenticare i contenuti del provvedimento. Confermato il programma di mobilitazione: il 15 a Viareggio, il 19 a Milano.


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Intercettazioni, Unci:  “Rimane alta l'attenzione”

Per l’Unione Cronisti rimane tutto intero l’allarme per l’intenzione del governo di impedire che i cittadini siano correttamente, compiutamente e tempestivamente informati sull’andamento delle inchieste giudiziarie. Il fatto che non abbia fatto ricorso al decreto legge per anticipare e fare entrare immediatamente in vigore le norme contenute nel disegno di legge trasmesso alla Camera, infatti, non costituisce un ripensamento sul merito del problema, ma solo la constatazione che non c’erano i tempi e le condizioni politiche, istituzionali e sociali per forzare la mano.

Resta quindi del tutto attuale l’elaborazione teorica e politica che l’Unci, in raccordo con Fnsi e Ordine dei Giornalisti, ha fatto sulle norme del disegno di legge che impedirebbero ai cittadini di essere messi a conoscenza di scandali, ruberie, malasanità, malversazioni pubbliche e private e ai cronisti di adempiere al loro dovere professionale ed etico di riferire la verità sostanziale dei fatti. Verità che non ha bisogno, in quanto tale, di essere accompagnata da particolari ininfluenti ai fini della conoscenza delle vicende e degli sviluppi delle inchieste, in particolar modo di quelli relativi a persone non coinvolte nelle indagini.

L’Unci conferma perciò il programma di mobilitazione di cittadini e giornalisti che per adesso prevede, dopo il corteo a Venezia del 28 giugno, iniziative il 15 luglio a Viareggio, il 19 luglio a Milano, il 30 agosto a Latina, il 15 settembre a Firenze.

I cronisti confidano che la pausa estiva induca governo e forze politiche a rivedere l’attuale impostazione e a garantire ai cittadini il diritto di essere informati e sono convinti che a questo fine potrà rivelarsi molto utile l’azione dei Presidenti del Parlamento.

Fonte: http://www.fnsi.it/

04 luglio 2008

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