In ricordo di Rita Atria, a venti anni dalla scomparsa


La redazione


“Rita non t’immischiare, non fare fesserie” le aveva detto ripetutamente la madre, ma, Rita aveva incontrato Paolo Borsellino. Con il giudice si apre, parla, racconta fatti. Fa nomi. Il nostro ricordo di una ragazza che è per noi un esempio.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
In ricordo di Rita Atria, a venti anni dalla scomparsa

 

Oggi ricordiamo Rita Atria, che se ne andava 20 anni fa. Una settimana dopo la strage di via d’Amelio, in cui perse la vita Paolo Borsellino, Rita si uccise a Roma, dove viveva in segreto, lanciandosi dal settimo piano.

“Rita non t’immischiare, non fare fesserie” le aveva detto ripetutamente la madre, ma, Rita aveva incontrato Paolo Borsellino. Con il giudice si apre, parla, racconta fatti. Fa nomi. Indica persone.

Rita Atria era nata da una famiglia mafiosa. A undici anni perde il padre Vito, mafioso della famiglia di Partanna. A 17 perde il fratello Nicola, entrambi uccisi in una guerra di mafia.

E’ solo un’adolescente quando fa la sua scelta e cerca nella magistratura giustizia per quegli omicidi. Inizia a raccontare tutto quello che sa a Paolo Borsellino, a cui si lega come a un padre.

Il suo è per noi un esempio ed è un dovere ricordarla. Lo abbiamo fatto durante “Il silenzio è mafia”, la serie di iniziative in ricordo di Falcone e Borsellino. E continuiamo a farlo oggi, a venti anni dalla sua scomparsa.

Fonte: www.nicolazingaretti.it

26 luglio 2012

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento