Il petrolio dell’arte
Tonio Dell'Olio - Mosaico dei giorni
“La cultura non si mangia” aveva affermato con sicurezza qualche giorno fa il ministro dell’economia. Chissà se Tremonti la pensa ancora così dopo il crollo della Schola Armaturarum a Pompei.
"La cultura non si mangia" aveva affermato con sicurezza qualche giorno fa il ministro dell’economia. Chissà se Tremonti la pensa ancora così dopo il crollo della Schola Armaturarum a Pompei. La cultura e l’arte sono il "petrolio" del nostro Paese. Costituiscono la vera ricchezza sulla quale possiamo contare come nessun altro luogo al mondo. E ripeterei le considerazioni che in questi due giorni sono rotolate su qualche giornale e qualche emittente. In nessun’altra parte del mondo si sprecherebbe così un patrimonio tanto prezioso! Forse la cultura non si mangia ma è certo che dà da mangiare. Abbandonarla all’incuria in nome della crisi equivale a segare il ramo su cui siamo seduti. Sarebbe come rinunciare a una fonte che potrebbe contribuire a risolvere un po’ dei problemi di occupazione, qualità della vita, assistenza, ricerca… Ma forse la cultura fa paura per altre ragioni. Non si mangia ma insegna a pensare.
Fonte: Mosaico dei giorni
8 novembre 2010