Il governo ci ripensa, i Tg pure: Emergency Santo subito, Gino Strada in Purgatorio
Articolo 21
Basta che il Governo scelga di cambiar rotta e subito cambia la linea dei giornali…
I TITOLI DEI TG DEL 14 APRILE 2010 – Basta che il Governo scelga di cambiar rotta e subito cambia la linea dei giornali. I Tg, disposti ad accettare le ragioni Afghane nelle prime ore, diventano dopo una giornata più accorti e oggi si trasformano (solo dopo le dichiarazioni di Frattini e la lettera di Silvio Berlusconi a Karzai), paladini di Emergency. Tg1, Tg2, Tg3 aprono su Emergency; il Tg5 mette la notizia nei titoli, Tg4 e Studio Aperto fanno servizi. Nessuno tocchi l’associazione anche se non è ancora sdoganato Gino Strada; Frattini afferma di condividerne al 100% il lavoro ma non gli atteggiamenti permettendo così ai Tg che nei giorni scorsi avevano data quasi per certa la colpevolezza dei tre italiani arrestati nell’ospedale di Laskhar-Gah di salvarsi in corner. Del tipo: abbiamo esagerato ma poi… in fondo in fondo… qualche problema c’è. Su questo sentiremo Fausto Biloslavo, giornalista de Il Giornale che ha smontato, pezzo pezzo, la bufala del Times.
Ampio spazio nella titolazione viene dato alla decisione della Corte Costituzionale che rigetta i ricorsi sulle nozze omosessuali. Tg1, Tg2, Tg3, Tg5 mettono la notizia nei titoli. Anche il terremoto in Cina occupa le prime pagine.
La notizia più segnalata in cronaca è dedicata ai video hard inviati da una tredicenne sui telefoni di alcuni amici. In cambio ricariche telefoniche. Compare nei titoli di Tg1, Tg5 e Studio Aperto. Anche il processo di appello sulla strage di Erba è nei titoli di Tg3 ed è apertura per Studio Aperto.
La politica è affrontata riportando le dichiarazioni di Bossi sulla presenza della lega nelle banche del nord e sull’accelerazione delle riforme. Sulla voglia di “bache” della Lega, solo il Tg3 riporta nei titoli le dichiarazioni del centrosinistra (nel caso specifico del Pd). Ed è solo il tg3, fra tutti, a mettere un segnale che proviene dall’opposizione di governo nei titoli.
Per conoscere prove costume e foto senza ritocco gradite ad alcune star o le abbuffate a pagamento di chi fa diventare l’obesità un lavoro, o il nuovo progetto Usa per portare l’uomo su Marte bisogna seguire Studio Aperto
Infine una nota quasi personale: nelle scorse settimane abbiamo segnalato che con la nascita dell’osservatorio spariva la titolazione del Tg de La7. Oggi, dopo anni, il Tg4 abbandona l’apertura commentata da Emilio Fede per dare vita ad una titolazione come tutti gli altri. Se abbiamo anche minimamente contribuito a rendere più comprensibili i primi minuti del Tg4, ne siamo felici.
Il Commento: Fausto Biloslavo, Giornalista de Il Giornale
(intervista di Alberto Baldazzi)
Biloslavo. C’era da immaginarselo. Il governo ha fatto il suo ingresso in campo, la lettera di Berlusconi, le dichiarazioni di Frattini di oggi e tutti i Tg hanno primo titolo e secondo titoli e comunque primo servizio sulla evoluzione della vicenda Emergency. Come mettere in relazione questa attenzione diversa degli organi di informazione dei Tg e la posizione mutata del governo.
“Prima di tutto direi che è molto triste, perché i Tg di ora di pranzo avevano già dimenticato la notizia, perché insomma le notizie venivano solo dall’Afghanistan, un posto lontano sconosciuto, dove combattiamo dove abbiamo tre connazionali arrestati, ma fondamentalmente chi se ne frega. Chiaramente quando entra in campo qualcosa che riguarda il nostro ombelico, importante per l’amor di Dio, perché è il presidente del consiglio ha scritto una lettera al presidente afghano Karzai, perché Frattini ha parlato per ore in parlamento anche tirando le orecchie doverosamente agli afghani, però tak,, una sorta di bacchetta magica, ogni volta che interviene la politica nostrana si va a finire come prima notizia”.
Tu sei un bravo professionista tra l’altro in questo caso specifico sei quello che ha divelto il teorema “i tre hanno confessato” portato avanti dal Times. Sei anche un uomo di destra. Che relazione c’è tra questo bravo professionista, un uomo dichiaratamente di destra, e un’icona di sinistra come Emergency?
“Si, sono e sono sempre stato e ho avuto idee di destra anche se questo mestiere mi ha insegnato che il mondo non è proprio in bianco e nero come quando ero giovane. Chiusa la parentesi. Penso che l’unica cosa che conti è avere una sola tessera in tasca, che è quella del giornalista e farlo bene come ho minimamente e modestamente dimostrato nella vicenda della bufala del Times. Poi devo dire che Emergency a me piace per quello che fa nel campo esclusivamente umanitario, perché sono ragazzi, i nostri connazionali, in primissima linea che curano e aiutano la popolazione afghana gratuitamente e certo non lo fanno solo per soldi, perché in un postaccio del genere la vita o un arresto come in questo caso, non c’è prezzo. Diciamo mi piace di meno quando soprattutto il suo papà, il suo fondatore, che io reputo sempre un bravo chirurgo, perché me lo ricordo quando operava, scende nell’arena politica, insomma e comincia a parlare di altro. Penso che Emergency sarebbe apprezzata da tutti, io per primo che comunque l’apprezzo per il suo lato umanitario e apprezzo anche Gino Strada quando per esempio durante i bombardamenti dei B52 contro il regime talebano a cavallo di un asino cercò di passare la catena dell’ Hindukush per raggiungere uno dei suoi ospedali, dicevo che apprezzerei ancora di più, molta gente penso che apprezzerebbe ancora di più Emergency se si limitasse a fare il suo lavoro esclusivamente umanitario possibilmente un po’ più in silenzio”.
Fonte: Articolo21
14 aprile 2010