Il Dalai Lama: "Pronto a dimettermi". Il premier cinese: "Sabotaggio delle Olimpiadi"


Repubblica.it


Il primo ministro di Pechino Wen Jiabao accusa i tibetani e la loro guida spirituale di aver compiuto "violenze e saccheggi" per impedire che si tengano i Giochi Olimpici, "da molte generazioni il sogno del popolo cinese". Replica del leader spirituale dei tibetano: "Pronto a lasciare se la situazione degenera". La Farnesina convoca l’ ambasciatore cinese. D’Alema: "Situazione grave, ci preoccupa".


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Il Dalai Lama: "Pronto a dimettermi". Il premier cinese: "Sabotaggio delle Olimpiadi"

16:20   Albertini: "Non credo a boicottaggio"
"Gli atleti partecipano alle Olimpiadi concentrati sulle gare e non credo che il ricorso al boicottaggio sarebbe una soluzione". Il vicepresidente della Federcalcio, Demetrio Albertini, si eprime così sull'emergenza Tibet. "Io ho partecipato alle olimpiadi del '92 – ricorda Albertini – posso dire che in queste grande manifestazioni prevale solo lo sport. Semmai spetta alle istituzioni, ai governi prendere decisioni che non possono essere delegate a chi lo sport lo pratica".

16:17   Manifestazione a Bruxelles, interviene polizia
La polizia è intervenuta, anche con lacrimogeni, per disperdere un gruppo di dimostranti che stavano lanciando oggetti contro l'ambasciata cinese presso l'Ue a Bruxelles. La polizia è intervenuta a più riprese per disperdere i circa duecento manifestanti, alcuni dei quali hanno cercato di entrare nella rappresentanza di Pechino. In precedenza i dimostranti si erano riuniti pacificamente di fronte al palazzo del Consiglio europeo, fortemente presidiato dalle forze dell'ordine, inalberando molte bandiere tibetane e cartelli con la scritta "Ue svegliati" e "Ue manda una missione di inchiesta sul terreno".

16:04   Capezzone: "Piccolo olocausto, cinismo dell'Onu"
"Lontano da telecamere o videofonini, i militari cinesi possono realizzare a Lhasa un piccolo olocausto che rimarrà sconosciuto e privo di testimoni". Lo afferma Daniele Capezzone che osserva come "dinanzi a tutto questo, il cinismo e l'impotenza dell'Onu" siano uno "dei primi punti su cui è improcrastinabile una discussione esplicita".

15:48   Vittime, il bilancio del Centro tibetano
Sono almeno 39 le vittime della repressionenelle province cinesi di Sichuan e Gansu. Lo denunciano il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia e il governo tibetano in esilio, secondo cui 20 manifestanti sono stati uccisi ad Aba, nel Sichuan, mentre gli altri 19 nella repressione nella città di Machu, nel Gansu. I 39 morti registrati oggi si aggiungono alle 80 vittime "confermate" delle violenze a Lhasa dei giorni scorsi.

15:46   Domani governo riferisce a Esteri di Camera e Senato
Domani mattina il governo riferirà alle commissioni Esteri di Camera e Senato, a Montecitorio, sugli sviluppi della situazione in Tibet. L'appuntamento è fissato alle 10,30 nella Sala del Mappamondo.

15:02   Vernetti: "Cina dia segnali prima dei Giochi"
"Prima delle Olimpiadi, dalla Cina servono atti e segnali concreti" sul Tibet, come "la liberazione dei manifestanti" arrestati, la garanzia di informazioni trasparenti e l'apertura di un dialogo con il Dalai Lama. Lo spiega il sottosegretario agli Esteri, Gianni Vernetti, dopo l'incontro con l'ambasciatore cinese Sun Yuxi.
Il boicottaggio dei Giochi, continua, è un'ipotesi che andrebbe eventualmente discussa prima con l'Ue e poi con gli Usa. L'ambasciatore ha posto l'accento sull'uso "limitato" della forza da parte delle autorità di Pechino ma "ha preso atto della forte richiesta dell'Italia" per la fine della violenze e la "trasparenza" dell'informazione.

14:44   Cina, governo critica richieste boicottaggio Olimpiadi
Il capo di governo della Cina, Wen Jiabao, ha criticato quanti chiedono il boicottaggio delle Olimpiadi 2008 in seguito agli incidenti in Tibet. Con le proteste anticinesi si cerca di "affossare" i Giochi, "evento che non dovrebbe essere politicizzato. I principi della Carta olimpica devono essere rispettati".

14:42   Vernetti: "Segnali di disponibilità da ambasciatore cinese"
Dall'ambasciatore cinese a Roma, Sun Yuxi, sono arrivati "segnali di disponibilità" a una missione della Troika europea (presidenza Commissione, presidenza di turno del Consiglio e prossimo presidente) a Lhasa e Pechino proposta dall'Italia. Lo ha riferito il sottosegretario Gianni Vernetti dopo aver ricevuto alla Farnesina il diplomatico cinese. L'ambasciatore "si è impegnato a trasmettere le nostre richieste alle autorità di Pechino".

14:37   Dalai Lama al mondo: "Grazie per la vostra passione"
Il Dalai Lama ringrazia il mondo intero che si è appassionato alla causa tibetana. "Voglio esprimere la mia profonda gratitudine – scrive in un comunicato – ai leader mondiali e alla comunità internazionale per il loro interesse per la triste svolta degli eventi in Tibet e per i loro tentativi di convincere le autorità cinesi a esercitare un freno nei comportamenti con i dimostranti".

14:36   Taiwan, candidato presidente minaccia boicottaggio
"Se la Cina continua a usare violenza nei confronti del popolo tibetano, se dovessi diventare presidente non escluderei l'ipotesi di non inviare la delegazione di Taiwan ai Giochi". Sono le parole di Ma Ying-jeou, candidato alla presidenza di Taiwan. Le elezioni sono in programma sabato e il nuovo capo di Stato assumerà la carica a partire dal 20 maggio.

14:35   Losanna, manifestanti pro-Tibet davanti alla sede del Cio
Circa un migliaio di persone di movimenti pro-Tibet stanno manifestando fuori dalla sede del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) a Losanna, in Svizzera. I dimostranti, molti dei quali con bandiere del Tibet, sono arrivati davanti ai cancelli del Cio scortati dalla polizia. A guidare il corteo alcuni monaci buddisti. ''Stop assassini in Tibet'' si legge su un cartello, mentre un altro slogan è diretto al presidente del Cio, Jacques Rogge: ''Il tuo silenzio sta uccidendo il Tibet''.

14:33   Baldini: "Noi atleti in missione di pace"
"Noi atleti andiamo in Cina in missione di pace. Il boicottaggio dei Giochi rappresenterebbe una sconfitta". In un'intervista al quotidiano DNews Stefano Baldini, olimpionico della maratona, interviene nel dibattito seguìto alla crisi in Tibet. "E' facile strumentalizzare gli atleti – avvisa – quanto sta accadendo non dev'essere usato per politicizzare lo sport".

14:31   Nazionale italiana cantanti: "No alle Olimpiadi"
"Abbiamo preso una posizione pubblica, quella di unirci a quanti chiedono all'Italia di non partecipare alle Olimpiadi e di sconsigliare i nostri colleghi dal prestarsi a qualsiasi tipo di avvallo nei confronti dei Giochi": così Enrico Ruggeri, presidente della Nazionale Italiana Cantanti. "Il Tibet è un mondo che ci è vicino e per il quale abbiamo fatto molte cose", aggiunge Ruggeri, che non è d'accordo con chi ritiene che le Olimpiadi possano essere un'occasione per porre la drammatica situazione del Tibet sotto i riflettori.

14:27   D'Alema: "Cancellare le Olimpiadi non fermerebbe repressione"
"Penso che se cancellassimo le Olimpiadi correremmo il rischio di far tornare in ombra la situazione della Cina, e non fermeremmo la repressione né garantiremmo i diritti. E' invece il momento di avere il massimo di pressione da parte della comunità internazionale": è il parere del ministro degli esteri, Massimo D'Alema, ai microfoni di Radio2.

13:48   Blog tibetani: 60 manifestanti arrestati in India
Una sessantina di manifestanti tibetani sono stati arrestati in India mentre cercavano di assaltare un'ambasciata cinese. A riferirlo è il blog 'Students for a Free Tibet'. Ieri centinaia di tibetani in esilio si sono raccolti per una veglia di solidarietà.

13:46   Farnesina, Italia proporrà missione della Troika Ue
Fonti della Farnesina riferiscono che "l'Italia si accinge a proporre ai partner europei l'invio di una missione della Troika dell'Unione Europea per discutere con le autorità di Pechino la situazione e le prospettive di ripresa del dialogo politico in Tibet".

13:44   Ambasciatore cinese ricevuto alla Farnesina
Il sottosegretario agli Esteri Vernetti – si legge in una nota della Farnesina – sottolinea "l'importanza che l'Italia attribuisce al diritto di libertà di espressione e di protesta pacifica; e invita le autorità cinesi a rispondere alle dimostrazioni nel pieno rispetto dei diritti umani, in particolare della libertà di manifestazione ed espressione del pensiero". "L'Italia – continua – sostiene fermamente la riconciliazione pacifica fra le autorità cinesi e il Dalai Lama e i suoi rappresentanti, ed esorta il governo cinese ad affrontare la questione con particolare sensibilità al tema dei diritti umani".

13:43   Vernetti riceve ambasciatore: Cina eviti uso della forza
L'Italia segue con "profonda preoccupazione" gli sviluppi della situazione in Tibet e chiede che le autorità cinesi "evitino l'uso della forza, auspicando che i dimostranti si astengano a loro volta da atti di violenza". Questo il messaggio che il sottosegretario agli Esteri, Gianni Vernetti, trasmette a nome del governo all'ambasciatore cinese a Roma, Sun Yuxi, ricevuto oggi alla Farnesina. Vernetti auspica che "da parte cinese si possano fornire presto soddisfacenti chiarimenti sulla situazione"

13:42   D'Alema, la situazione è preoccupante
"Credo che la situazione in Tibet sia preoccupante. Le dimissioni del Dalai Lama non sarebbero prive di conseguenze", osserva Massimo D'Alema: "Non ha incoraggiato spinte di tipo indipendentistico e ha svolto fin qui un ruolo importante. Ancora una volta – prosegue D'Alema – invitiamo le autorità cinesi a fermare la repressione e ad aprire un dialogo con il Dalai Lama più che mai in questo momento in cui la Cina ha bisogno di rafforzare la sua credibilità internazionale in vista delle Olimpiadi"

13:36   Cei, il Papa parlerà in suoi tempi e modi
Papa Benedetto XVI "troverà i modi e i tempi" di intervenire su quanto sta accadendo in Tibet. "Non possono essere i mass media" a decidere i suoi interventi: lo afferma il segretario della Cei, monsignor Giuseppe Betori

13:31   D'Alema, con dimissioni Dalai Lama rischi seri
Le dimissioni del Dalai Lama potrebbero essere "una cosa molto seria" e se avvenissero ci sarebbe "il rischio di una perdita totale di controllo della situazione" in Tibet. Lo sottolinea il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, in un'intervista a Radio2

13:22   Studenti italiani arrivati a Kathmandu
Giulia e Athisha, due dei tre studenti di Lingua orientale dell'università di Napoli, da giorni segregati nel Campus della Tibet University di Lhasa, hanno raggiunto in nottata Kathmandu. Lo rende noto il fratello di Giulia, Giovanni Castello. I due ragazzi erano stati scortati dalla polizia fino in aeroporto prima di partire alla volta del Nepal. Non si sa se anche l'altra studentessa, Carmela, napoletana, sia andata con loro

13:02   Nuova Cina: a Lhasa danni per 10 milioni di euro
Ammontano a circa 99 milioni di yuan (9,9 milioni di Euro) i danni delle violenze della scorsa settimana a Lhasa, in Tibet. Lo afferma l'agenzia Nuova Cina, secondo la quale "almeno 373 commercianti e 32 imprese" hanno denunciato di aver subìto danni. L'agenzia, che cita dirigenti del governo della regione autonoma del Tibet, aggiunge che 214 negozi sono stati dati alle fiamme e che i dimostranti hanno "danneggiato o bruciato" 56 veicoli. Le vittime delle violenze sono state 13 secondo le autorità cinesi, 99 secondo il governo tibetano in esilio

13:00   Dalai Lama sarà sempre autorità spirituale
Anche se dovesse dimettersi, come si è detto oggi pronto a fare, per i buddhisti tibetani il Dalai Lama rimarrà sempre la loro massima autorità spirituale. La precisazione arriva dal primo ministro del governo tibetano in esilio, Samdong Rinpoche: "Se il popolo tibetano fosse coinvolto in violenze, e non fosse in grado di comportarsi in maniera non violenta, il Dalai Lama non sarebbe più nella posizione di guidare il nostro popolo".

12:57   Domani sera a Torino veglia organizzata da Amnesty
Si terrà domani sera a Torino la veglia organizzata da Amnesty per il Tibet. "Metteremo a disposizione dei cittadini – annunciano gli organizzatori – centinaia di bandiere tibetane, vietate in Tibet, da appendere a finestre e balconi delle case"

12:46   Rsf a capi di Stato, boicottare apertura Olimpiadi
Il segretario di Reporter senza frontiere, l' associazione per la difesa della libertà di stampa e dei giornalisti, Robert Menard, ha chiesto ai capi di Stato di boicottare la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Pechino per protestare contro la violazione dei diritti umani in Cina e la violenta repressione in Tibet. Secondo Menard il boicottaggio dell'insieme della competizione "non è più all'ordine del giorno, perché metterebbe gli atleti in una situazione impossibile a quattro mesi dall'inizio dei giochi". "Mi aspetto che ci sia un atleta che prenda la bandiera tibetana e che la mostri quando sarà sul podio", ha concluso

12:42   Cento studenti tibetani arrestati per manifestazione a Pechino
Sono stati tutti arrestati, secondo i loro compagni di studi, i circa cento studenti tibetani che ieri hanno tenuto a Pechino una manifestazione di solidarietà con i monaci e i civili che hanno partecipato alle proteste anticinesi dei giorni scorsi. Decine di poliziotti controllano tutti coloro che entrano e che escono dall'Istituto per le Minoranze dell' Università di Pechino, dove ieri si è svolta la pacifica manifestazione, nel corso della quale gli studenti hanno acceso delle candele e "pregato" per coloro che manifestano in Tibet. Non è chiaro se i giovani siano stati solo fermati o se verranno accusati di reati penali e processati

12:39   Domani a Montecitorio commissioni Esteri di Camera e Senato
Domani mattina nella sala del Mappamondo di Montecitorio alle 10.30 si riuniranno le commissioni esteri congiunte di Camera e Senato per discutere di quanto sta accadendo in Tibet. La convocazione non è ancora ufficiale ma i parlamentari sono stati pre-allertati. Sarà presente un rappresentante del governo

12:37   Tibet, 500 monaci in marcia
Continuano, nonostante la scadenza dell'ultimatum, le proteste in Tibet. Secondo fonti tibetane e di organizzazioni dei diritti umani, questa mattina 500 monaci del monastero Choepel Shing hanno manifestato a Dogo, nella contea di Chone (Zhouni Xian in cinese). Secondo le fonti, i monaci, dopo aver effettuato una preghiera rituale, hanno sfilato per le strade con la bandiera tibetana, chiedendo "indipendenza per il Tibet" e gridando "lunga vita al Dalai Lama". Sempre le stesse fonti, inoltre, riferiscono di nuovi arresti a Lithang, dove la polizia è intervenuta a fermare un'altra manifestazione di monaci

12:36   Governo in esilio, polizia ha sparato sulla folla a Gansu
Il governo tibetano in esilio ha dichiarato che i 19 manifestanti sono stati uccisi dalla polizia nella provincia di Gansu. "Diciannove persone sono state uccise a Machu, al di fuori di Lhasa. C'e' stata una manifestazione a Gansu questa mattina e la polizia ha aperto il fuoco sulla folla'', ha dichiarato Thubten Samphel, un portavoce dell'amministrazione in esilio. In tutto ''alle ottanta persone uccise nei giorni scorsi a Lhasa, si sono aggiunte oggi altre 19 vittime'', ha aggiunto Samphel, confermando i 99 morti

12:32   Dalai Lama contrario a boicottaggio Olimpiadi
Il Dalai Lama ha rinnovato oggi la sua ferma opposizione a qualsiasi tipo di boicottaggio contro le Olimpiadi di Pechino dichiarando che il popolo cinese non deve essere penalizzato per quello che sta succedendo in Tibet. "I Giochi olimpici non avranno luogo a Lhasa ma a Pechino. E' illogico penalizzare milioni di cinesi'', ha spiegato durante una conferenza stampa a Dharamshala. Mentre le organizzazioni dei tibetani radicali in esilio hanno chiesto nei giorni scorsi alla comunità internazionale il boicottaggio delle Olimpiadi in seguito alle proteste e agli scontri avvenuti nella regione himalayana, il Dalai Lama domenica si è detto completamente contrario al boicottaggio. "Il popolo cinese deve essere orgoglioso di questo. La Cina merita di ospitare i Giochi Olimpici", aveva detto

12:24   Governo tibetano, 19 manifestanti uccisi
Diciannove manifestanti tibetani sarebbero stati uccisi oggi dalle forze di sicurezza cinesi nella provincia centro-settentrionale del Gansu: lo ha denunciato il governo tibetano in esilio dal suo quartier generale di Dharamsala. Sempre secondo il governo esiliato, il totale dei morti "accertati" in una settimana di disordini e scontri è di 99 unità. Il governo cinese, che sostiene siano state nel complesso uccise non più di dieci persone, per bocca del premier Wen Jiabao in giornata aveva ammesso per la prima volta che, dal Tibet, le proteste si sono ormai estese ad altre parti del Paese

12:09   Adesioni alla manifestazione di domani a Roma
Francesco Ferrante del Pd, Gianni Alemanno di An, Beatrice Lorenzin di Forza Italia, le riviste Ideazione.com e LibMagazine.Eu, Nessuno Tv, il quotidiano Europa, il senatore Luigi Compagna, il coordinatore dei Verdi Ambientalisti per l'equità sociale e Marialaura Di Mattia dell'Associazione Amici del Tibet sono solo alcune tra le ultime adesioni alla Manifestazione 'Siamo tutti tibetani', che Radio Radicale e Il Riformista stanno organizzando per domani pomeriggio a Roma, in Piazza Campo de Fiori. L'appuntamento è a partire dalle 16.30. Alla manifestazione hanno già dato la loro adesione, tra gli altri, anche Veltroni, Cicchitto, Gasparri, Lusetti, Bonino e Pannella

12:08   Dalai Lama, se i tibetani fossero violenti i media sarebbero invitati
"I cinesi ci accusano sempre della violenza, ma se i tibetani stessero impazzando, i mezzi di informazione sarebbero stati invitati", ha osservato il Dalai Lama, rispondendo alle accuse del premier Wen Jiabao che ha addossato "alla cricca del Dalai lama" la colpa di essere dietro gli incidenti sostenendo di avere numerose prove di quanto afferma. "Chiedo al primo ministro che per favore mi faccia vedere queste prove", gli ha risposto il Dalai Lama

12:06   Dalai Lama, chiedo di vedere le prove di cui parla Wen
Il Dalai Lama respinge le accuse dei vertici di Pechino, che gli addossano la responsabilità dei disordini in Tibet, e chiede che tali accuse vengano dimostrate. "Voglio una prova imparziale che dimostri la mia responsabilità", ha dichiarato il leader spirituale tibetano durante una breve conferenza stampa a Dharmsala, nel nord dell'India. Il leader tibetano ha quindi spiegato di essere rimasto in silenzio finora, ma di aver poi avvertito la "responsabilità morale" di parlare

12:04   Replica governo in esilio: non abbiamo indetto proteste
Il governo tibetano in esilio replica alle accuse della Cina secondo cui sarebbero stati il Dalai Lama e la sua "cricca" a "organizzare, premeditare e guidare" la rivolta. "Accuse senza fondamento", commenta un portavoce del leader spirituale. "E' tutto iniziato con appena uno o due incidenti. Grazie alla tecnologia, e a causa del passaparola, la voce si è diffusa. E' stato molto spontaneo"

12:02   Incerto numero vittime e arresti
Dopo lo scadere dell'ultimatum lanciato dalle autorità,né la Cina né i tibetani hanno fornito informazioni sul numero degli arresti eseguiti. Incertezza anche sul numero delle vittime, 13 secondo la Cina e almeno 100 secondo il governo tibetano in esilio

11:56   A Lhasa lento ritorno alla normalità
Residenti di Lhasa informano che in città la situazione sta tornando alla normalità. Il quartiere intorno al tempio del Jokhang rimane tuttavia off limits, almeno per gli stranieri. La presenza di militari nella città è massiccia, i principali incroci sono presidiati da mezzi corazzati e i posti di blocco sono frequenti. L'ultimatum lanciato dalle autorità ai ribelli, "consegnatevi se volete essere trattati con clemenza" è scaduto la notte scorsa senza che la situazione sul terreno sia mutata

11:53   Poettering: l'Europa non può rimanere a guardare
Il presidente dell'Europarlamento Hans-Gert Poettering sostiene che "non possiamo essere d'accordo con quello che sta succedendo in Tibet. Dobbiamo inviare un segnale a Pechino". Segnale che potrebbe arrivare già ad agosto, in occasione dell'inizio dei Giochi olimpici

11:51   Poettering: disertare cerimonia apertura Olimpiadi
L'Europa "non può essere d'accordo" con ciò che sta accadendo in Tibet e deve mandare un "segnale" a Pechino: come la rinuncia degli esponenti politici a partecipare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi se la Cina non porrà fine alla repressione. Lo ha detto oggi il presidente del Parlamento europeo, Hans-Gert Poettering, di fatto invitando la classe politica dell'Unione a boicottare i Giochi

11:43   Nuova ondata di arresti a Lhasa
Almeno altri trenta manifestanti tibetani sono stati arrestati per essere scesi in piazza ieri a Duilong, nei pressi di Lhasa, a poche ore dalla scadenza dell'ultimatum per la resa imposto dalle autorità fedeli a Pechino: lo denuncia il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia

11:37   D'Alema, incontro con ambasciatore cinese
Durante l'incontro con l'ambasciatore cinese, anticipa Massimo D'Alema, saranno espresse le preoccupazioni del governo italiano, "la richiesta che cessi la repressione, che possano andare in Tibet gli osservatori internazionali e che si apra un dialogo col Dalai Lama in vista di soluzioni possibili che non mettano in discussione l'integrità della Cina". "Ricordo che il Dalai Lama non chiede l'indipendenza del Tibet ma il rispetto dei diritti nazionali del popolo tibetano – precisa D'Alema – queste sono le nostre posizioni che saranno espresse all'ambasciatore dal sottosegretario Vernetti"

11:32   Tibet, 99 morti durante gli scontri
Un portavoce del governo tibetano in esilio ha confermato la morte di 99 dimostranti durante gli scontri con le autorità cinesi

11:25   D'Alema, la situazione in Tibet ci preoccupa
"La situazione in Tibet è grave, ci preoccupa" ha detto il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, parlando dell'incontro convocato alla Farnesina con l'ambasciatore cinese

11:14   Wen, violenze si sono estese ad altre zone della Cina
Il premier cinese Wen Jiabao denuncia che le proteste esplose in Tibet si sono propagate ad altre zone della Cina. E' la prima conferma ufficiale delle notizie circolate nei giorni scorsi secondo cui le proteste si sarebbero estese a ulteriori aree del Paese, Pechino compresa, specie dove vivono comunità di tibetani.

11:01   Isf, la Cina apra ai giornalisti o niente Olimpiadi
"Pechino consenta alla stampa internazionale di documentare quanto accade in Tibet o mancheranno le condizioni per poter seguire le Olimpiadi": lo dichiara il presidente dell'associazione per la libertà di stampa Information Safety&Freedom, Stefano Marcelli. "La Repubblica Cinese è uno dei principali nemici della libertà di stampa, lo dimostra il lungo elenco di giornalisti arrestati, aggrediti e uccisi, e le centinaia di testate chiuse. La Cina ha varato il primo e più vasto piano di censura web al mondo. Ora pretende di censurare anche la stampa internazionale. Un atteggiamento che fa cadere le condizioni basilari perché si possano tenere i Giochi Olimpici"

10:58   Dalai Lama, l'indipendenza non è all'ordine del giorno
Parlando a Dharamsala, nel suo quartier generale in India, il Dalai Lama ha detto che l'indipendenza del Tibet non è all'ordine del giorno e che la violenza è "quasi un suicidio. Se addirittura mille tibetani sacrificassero le loro vite, non servirebbe a niente. Se invece le emozioni si placheranno da ambedue le parti, potremo lavorare insieme".

10:18   Dalai Lama: "Costruire buoni rapporti con i cinesi"
"Dobbiamo costruire buoni rapporti con i cinesi – afferma il Dalai Lama – la violenza è sbagliata, non dobbiamo sviluppare sentimenti anti-cinesi ma vivere insieme, fianco a fianco". Nei giorni scorsi il capo spirituale dei buddhisti tibetani aveva denunciato il "genocidio culturale" compiuto dal regime cinese nella regione himalayana, ma anche esortato i propri connazionali a dare prova di autocontrollo.

10:17   Dalai Lama: "Indipendenza Tibet è fuori questione"
L'indipendenza del Tibet è "fuori questione": così il Dalai Lama replica alle accuse mosse dalla Cina.

09:55   Il Dalai Lama: "Pronto a dimettermi se la situazione peggiora"
Il Dalai Lama si dice pronto alle dimissioni se la situazione dovesse degenerare. Lo ha dichiarato durante un incontro con la stampa a Dharamsala, in India, sede del governo tibetano in esilio.

09:51   Proteste in Australia ma no al boicottaggio
Continuano in diverse città australiane le manifestazioni contro la repressione in Tibet, mentre una mozione del Senato federale, presentata dai Verdi e votata all'unanimità, esorta il governo di Canberra a premere sulla Cina affinché siano tutelati i diritti umani e non sia negato l'accesso ai media. Il governo laburista di Canberra non prenderà però in considerazione il boicottaggio delle Olimpiadi.

09:39   Ambasciatore cinese oggi alla Farnesina
Oggi l'ambasciatore cinese a Roma sarà alla Farnesina per un colloquio. Ieri il ministro degli Esteri D'Alema aveva ribadito la linea di apertura al dialogo seguita dal governo Prodi: "E' un impegno tradizionale dell'Italia. Continueremo, anche di fronte a quel che accade oggi, a chiedere che cessi la repressione e si scelga il dialogo". Il sottosegretario agli Esteri, Gianni Vernetti, ha aderito alla manifestazione di domani per il Tibet.

09:35   Wen: "Possibile accesso a giornalisti stranieri"
Rispondendo alle accuse di aver isolato il Tibet negando l'accesso ai giornalisti stranieri, malgrado l'impegno per una libera informazione assunto dalla Cina nel farsi carico di ospitare le Olimpiadi, il premier cinese Wen Jiabao ipotizza la possibilità che i rappresentanti dei mass media esteri siano ammessi nella regione himalayana. Wen, però, non specifica quando ciò in concreto avverrà.

09:32   Il Giappone contro il boicottaggio delle Olimpiadi
Il Giappone respinge qualsiasi idea di boicottaggio delle Olimpiadi ma chiede alla Cina di operare per una gestione trasparente della crisi. Il ministro giapponese degli Esteri, Komura, afferma che "nonostante sia una questione interna, è normale che la comunità internazionale si interessi dei problemi dei diritti umani".

08:57   Manifestazione nel Nord del Tibet, chiesto intervento Onu
Oltre 2000 tibetani da tutte le province dell'India del Nord si sono riuniti a Siliguri in una delle manifestazioni più affollate da anni, chiedendo all'Onu un'inchiesta sulla repressione cinese in Tibet. Guidati da centinaia di monaci, alcuni giovanissimi, i manifestanti hanno inalberato bandiere tibetane e gridato slogan come "Vogliamo giustizia", "Vogliamo la libertà ".

08:41   Wen nega il "genocidio culturale" del Tibet

Il premier Wen respinge le accuse mosse a Pechino dal Dalai Lama: "Le affermazioni secondo cui il governo cinese è impegnato in un cosiddetto genocidio culturale sono menzogne" afferma, assicurando che la Cina intende continuare a aiutare senza esitazioni il Tibet a favorire un miglioramento della vita delle persone appartenenti a tutti i gruppi etnici".

07:33   Premier cinese: "Non politicizzare le Olimpiadi"
Il premier cinese Wen sostiene che i disordini sono diretti a "sabotare le Olimpiadi", "da molte generazioni sogno del popolo cinese". "Dobbiamo portare avanti lo spirito olimpico e non politicizzare le Olimpiadi", ha aggiunto.

07:32   Wen: "I rivoltosi hanno compiuto saccheggi e incendi"
Il premier Wen ha sottolineato che i rivoltosi hanno compiuto "saccheggi e incendi" e hanno ucciso "in modo estremamente crudele" dei "cittadini innocenti". La versione della Cina, che non coincide con quella di molti testimoni, è che le forze di sicurezza non hanno fatto uso di armi da fuoco e hanno usato "moderazione" nella repressione dei moti.

07:30   Il premier cinese accusa il Dalai Lama

Nuove accuse al Dalai Lama da parte del governo cinese: "Ci sono ampia evidenza e prove abbondanti che dimostrano come gli incidenti siano stati organizzati, premeditati, diretti e incitati dalla cricca del Dalai Lama", ha denunciato il primo ministro di Pechino, Wen Jiabao, nel corso di una conferenza stampa.

Fonte: Repubblica.it 

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