Il bene comune contro la corruzione


Libera


Domani 7 dicembre alle ore 11:30 alla FNSI Libera lancia una campagna contro la corruzione: il Parlamento ratifichi i trattati internazionali e si adegui a quelle regole che pure a suo tempo ha siglato.


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Il bene comune contro la corruzione

La corruzione è un fenomeno che sta trascinando l'Italia in fondo alle classifiche internazionali sulla legalità: secondo l'ultimo rapporto di Transparency international, il nostro Paese è al 67° posto per trasparenza nelle decisioni pubbliche, il livello più basso dal 1995. Il 9 dicembre, in occasione della giornata internazionale contro la corruzione, Libera e Avviso Pubblico lanciano una grande campagna di informazione e sensibilizzazione con una raccolta firme contro la corruzione.
 
Le modalità, gli appuntamenti e  le iniziative ma anche cifre e dati  saranno presentate in una conferenza stampa che si svolgerà  il 7 dicembre 2010 alle ore 11:30 presso la Federazione Nazionale della Stampa in Corso Vittorio Emanuele 349 – Roma.
 
Nello stesso giorno conferenze stampe a Polistena (RC) alle 11:00 presso il Centro di aggregazione giovanile via Catena 43; a Reggio Calabria alle ore 11 in via P. Pellicano 21/H; a Perugia alle ore 11:00 Sala della Partecipazione della Regione Umbria; a Bologna sempre alle ore 11:00 presso la sede di Libera Emilia Romagna, in Via Riva Reno 75/3 (c/o la Uisp Emilia Romagna); ad Aosta alle ore 11:00 presso il Centro Servizi per il Volontariato di Aosta via Xavier de Maistre 19; a Piacenza alle ore 11 presso la Sala del Consiglio Comunale del Comune di Piacenza in Piazza Cavalli 2; a Torino alle 12:00 presso la Provincia di Torino in via Maria Vittoria 14; a Locri alle ore 11:00 presso la sede dell' Agenzia di Inclusione Sociale "Vincenzo Grasso" in Via Marconi Guglielmo, a Firenze alle 12.30 in Palazzo Vecchio (sede del Comnune di Firenze).

Ma anche ad Arezzo, Milano, Campobasso, Palermo e in tante altre città.

Per maggiori informazioni. www.libera.it

Fonte: Libera

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Domani Libera lancia una campagna contro la corruzione. Semplicemente chiediamo che il Parlamento ratifichi i trattati internazionali e si adegui a quelle regole che pure a suo tempo ha siglato. Chiediamo che anche i beni dei corrotti seguano una destinazione sociale. Chiediamo che coloro che si sono arricchiti con il denaro pubblico lo restituiscano. Non solo la cifra della corruzione ma il profitto che ne è derivato. In questo Paese ci sono strade, scuole, ospedali… che sono costati dieci volte tanto. Ci sono fondamenta e pilastri di cemento e di sabbia (e talvolta di rifiuti tossici) che hanno prodotto guadagni per pochi sulla pelle di tutti. Non è forse il momento di dire basta? Una cartolina al Presidente della Repubblica forse non basterà. Accompagnamola con la nostra passione civile. Siamo in tanti a non aver mai preso prebende, titoli e scatti di carriera, né ad averne offerti in cambio di un occhio chiuso o di un timbro e di una firma in più o in meno. Ed è importante che questa mobilitazione sia promossa anche da Avviso Pubblico che raccoglie gli enti locali contro le mafie. I palazzi che contano hanno bisogno di convertirsi alla Costituzione e di imparare il rispetto del bene comune.

di Tonio dell'Olio

Fonte: Mosaico dei giorni

6 dicembre 2010

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