I francescani e il Medio Oriente. Solidarietà nel nome di San Francesco


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Siria, Gaza, Egitto. Tre fronti caldi segnati da terribili conflitti. La Custodia di Terrasanta e l’associazione pro Terra Sancta hanno attivato una serie di iniziative di solidarietà.


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Siria, Gaza, Egitto. Tre fronti caldi segnati da terribili conflitti civili e aggressioni nei confronti dei cristiani. Per sostenere la popolazione in grande difficoltà in questi tre “luoghi della sofferenza”, la Custodia di Terrasanta e l’associazione pro Terra Sancta hanno attivato una serie di iniziative di solidarietà.

QUATTRO CENTRI DI ACCOGLIENZA IN SIRIA
Fin dall’inizio della guerra in Siria, pro Terra Sancta ha aiutato la Custodia di Terra Santa a sostenere i conventi e le parrocchie che danno da dormire e provvedono ai bisogni primari (cibo, vestiti e medicine) di moltissime famiglie. I frati hanno creato 4 centri di accoglienza (Knayeh, Yacoubieh, Jser – El Chougour e Jdeideh) che ospitano circa 200 persone e provvedono alle esigenze di altre 4000 ogni giorno. Ogni mese circa 50 famiglie vengono aiutate a cercare nuove case. «Abbiamo già raccolto molto in questi tre anni di conflitti – fanno sapere i frati francescani dalla Custodia di Terrasanta – grazie alla generosità di tante persone, ma purtroppo non basta. Il bisogno è enorme e moltissima gente sopravvive solo grazie agli aiuti provenienti dall’esterno».

UNDICI FRATI-EROI
Il timore maggiore in questa fase del conflitto sono le aggressioni nei confronti dei cristiani che continuano ad essere all’ordine del giorno. Nonostante ciò, i frati francescani continuano a rimanere presenti per «soccorrere – come ha detto recentemente il Custode di Terra Santa, Fra Pierbattista Pizzaballa – chi ha perso tutto: persino la speranza». Sono 11 i frati rimasti a prendersi cura della popolazione. Ecco le sedi principali: ad Aleppo, nel convento di Sant’Antonio di Padova, è rimasto padre Bassam con fra Edoardo, mentre ad Azizieh, poco distante, sopravvive la parrocchia latina sotto la responsabilità di padre Georges. A Damasco, a custodire la cappella di Sant’Anania, c’è ancora padre Raimondo con un altro frate, di nome Atef. Ancora, nella capitale siriana, rimangono in vita due conventi, al memoriale san Paolo (dove è avvenuta la sua conversione) con il superiore padre Romualdo e a Salhieh, poco vicino, gestito da padre Giuseppe. Sul mare il convento di Lattakiah, dove vivono 3 frati sotto la guida di padre Maroun. E infine a Knayeh, vicino al Libano, il convento di san Giuseppe è gestito da padre Hanna.

A GAZA LA “DOPPIA” DIFFICOLTA’ DI VIVERE LA PROPRIA FEDE
A Gaza la parrocchia cristiana conta appena 250 cattolici. Sull’atmosfera della parrocchia, nonostante la comunità sia vivace e accogliente, pesano varie preoccupazioni: gli arabi cristiani incontrano attualmente molte difficoltà nell’ambiente a maggioranza musulmana della Striscia di Gaza. Come cristiani palestinesi che vivono in Terra Santa non hanno una posizione facile nel conflitto. In quanto palestinesi subiscono le conseguenze dell’occupazione ovvero del blocco israeliano. In quanto cristiani vengono considerati aperti simpatizzanti dell’Occidente dal momento che non appartengono alla maggioranza musulmana.

AIUTI ECONOMICI E SOSTEGNO AI DISABILI
Il progetto ATS pro Terra Sancta si articola in diverse attività, a cominciare dal sostegno economico alle famiglie e ai bambini cristiani di Gaza per far fronte alle necessità più immediate come l’acquisto di medicinali, la copertura di spese impreviste, il supporto economico per la frequenza scolastica. E ancora si lavora al sostegno ai disabili della Striscia di Gaza e a due centri di accoglienza per disabili presso la Parrocchia latina di Gaza City.

IN EGITTO SI STUDIANO I CRISTIANI D’ORIENTE
I padri francescani della Custodia sono presenti da secoli in Egitto. Oggi custodiscono il grande convento del Musky, sede da antichi tempi della grande parrocchia latina del Cairo, rimasta quasi vuota dopo la rivoluzione egiziana del 1952. Fu allora che, per utilizzare meglio questo convento, venne fondato il Centro di Studi Orientali Cristiani. Lo scopo principale del Centro è lo sviluppo delle scienze orientali riguardanti le comunità cristiane del Medio Oriente. Il Centro Francescano di Studi Orientali Cristiani, con il patrimonio della sua biblioteca e la preziosa attività di assistenza allo studio e alla ricerca, rende un grande servizio culturale al mondo cristiano e musulmano.

SOLIDARIETA’ NEL QUARTIERE MUSKY DEl CAIRO
I frati del Cairo oltre a lavoro di studio sulle comunità cristiane del Medio Oriente e ad accogliere assiduamente studenti sia cristiani sia musulmani accompagnandoli nelle loro ricerche, si adoperano nell’aiutare la gente del quartiere popolare del Musky, in particolare i bambini, i ragazzi e le famiglie più numerose. Vengono accolti bambini durante il giorno e sovvenzionate molte famiglie povere nei loro bisogni primari, in particolare il cibo quotidiano e le spese mediche più urgenti.

Fonte: www.sanfrancescopatronoditalia.it
25 febbraio 2014

 

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