Herat, attacco kamikaze a base italiana
Il Fatto Quotidiano
Quattro attacchi sucidi hanno colpito questa mattina il Provincial Reconstruction Team (Prt) controllato dal nostro esercito. La Difesa ha confermato il ferimento di alcuni soldati italiani-
Un attacco è stato sferrato vicino al centro per la ricostruzione provinciale di Herat, nell'Afghanistan occidentale, gestito da soldati e da civili italiani. Secondo fonti locali si sarebbe trattato di un attacco portato da almeno due kamikaze. Testimoni hanno riferito che ci sarebbero vittime tra i militari. L'attacco armato è avvenuto oggi vicino a un edificio utilizzato in collegamento con la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato). Lo ha confermato oggi all’ANSA un portavoce del contingente italiano che non ha però voluto fornire altri particolari. “E' vero – ha detto il portavoce – c'è stato un attacco, e stiamo raccogliendo informazioni. Quando avremo chiara la situazione dirameremo un comunicato”. La provincia occidentale afghana di Herat è base del Comando regionale occidentale (RC-W) dell’Isaf, sotto responsabilità italiana.
Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa Dpa, citando la tv afghana Tolo, un attentatore kamikaze si sarebbe fatto esplodere a bordo di un’auto fuori dal Prt, nel centro della città. Poi sarebbero entrati in azione altri insorti. “Diversi combattenti Talebani sono coinvolti nell’attacco in città, ma non posso dare ulteriori dettagli”, ha detto una fonte della sicurezza coperta da anonimato. L’emittente precisa che è in corso un conflitto a fuoco nella zona e la tv araba al-Jazeera riferisce di almeno due esplosioni.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
30 maggio 2011