"H2Oro-l’acqua, un diritto dell’umanità"


La redazione


Lo spettacolo "H2Oro" con citazioni di Riccardo Petrella, Padre Alex Zanotelli, Jacopo Fo, "Francuccio" Gesualdi, Giuseppe Altamore, Vandana Shiva e molti altri, in 80 minuti di parole, musiche e immagini porta il pubblico a riflettere sui paradossi e gli sprechi della risorsa acqua per passare dalla presa di coscienza a nuovi comportamenti, affinché aumenti la consapevolezza dell'importanza dell'acqua, bene vitale per tutti gli abitanti del pianeta.

Vi si affrontano i temi della privatizzazione dell’acqua, delle multinazionali, del contratto mondiale dell’acqua, delle guerre dell’acqua e delle dighe, della gestione dell’acqua in Italia, del cosa fare noi-qui-ora, della necessità di contrastare e invertire l’indirizzo di mercificazione e privatizzazione.

Al termine dello spettacolo molte persone fra il pubblico dichiarano fedeltà eterna all’acqua del rubinetto, non solo sull’onda dell’entusiasmo ma in modo consapevole, avendo compreso appieno cosa si celi dietro il business delle multinazionali delle acque in tutto il mondo.


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Da un progetto di Fabrizio De Giovanni e Maria Chiara Di Marco nasce questo spettacolo di teatro-documento per sostenere il diritto all’acqua per tutti, per riflettere sui paradossi e gli sprechi del “Bel Paese”, per passare dalla presa di coscienza a nuovi comportamenti.

L’acqua non deve diventare “l’oro blu” del XXI secolo, dopo che il petrolio è stato “l’oro nero” del secolo XX. L’acqua deve essere invece considerata come bene comune, patrimonio dell’umanità.

L’accesso all’acqua potabile è un diritto umano e sociale imprescrittibile, che deve essere garantito a tutti gli esseri umani. Perché questo avvenga bisogna sottrarre l’acqua alla logica del mercato e ricollocarla nell’area dei beni comuni, alla cui tavola devono potersi sedere tutti gli abitanti della Terra con pari diritti, comprese le generazioni future.

Attraverso una documentazione rigorosa si affrontano i temi della privatizzazione dell’acqua, delle multinazionali, del contratto mondiale dell’acqua, delle guerre dell’acqua e delle dighe, degli sprechi e dei paradossi nella gestione dell’acqua in Italia, del cosa fare noi-qui-ora, della necessità di contrastare e invertire l’indirizzo di mercificazione e privatizzazione.

Uno spettacolo per affermare che un altro mondo è possibile, non all’insegna del denaro, ma della dignità umana.

 

Spettacolo premiato  nel 2006 con una targa d’argento dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Realizzato con il Patrocinio del “Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua” e del “Centro Nuovo Modello di Sviluppo” di Vecchiano, ha ricevuto in seguito il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, del Ministero della Pubblica Istruzione Università e Ricerca, della Presidenza della Regione Lombardia e della Provincia di Lodi.

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