Guerre in Africa: Non dimentichiamole
La redazione
Il 4 e 5 giugno si svolgerà a Riccione la seconda Conferenza Internazionale sulle guerre in Africa. Una grande occasione per saperne di più e capire cosa si può fare.
il 4 e 5 giugno si svolgerà a Riccione la Conferenza Internazionale "Le Comunità dentro le Comunità. Conflitti, democrazie ed etnie in Africa" promossa dall'Associazione Ilaria Alpi, da Africa Peace Point, da Koinonia Community (Nairobi), dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e dalla Tavola della Pace.
Dopo la Conferenza di Nairobi (2007) dedicata al rapporto tra risorse e conflitti in Africa, la Conferenza di Riccione cercherà di approfondire la conoscenza dei conflitti in Africa e delle loro cause analizzando in particolare il peso e il ruolo delle etnie.
Si tratta di una preziosa occasione di formazione curata da docenti ed esperti africani giunti in Italia per l’occasione.
La Conferenza si rivolge ai giornalisti e a tutti coloro che possono contribuire a creare una diversa, più continua e consapevole attenzione del mondo nei confronti di queste guerre che, negli ultimi dieci anni, hanno colpito le vite di più della metà delle popolazioni africane.
Di seguido una breve scheda di presentazione della conferenza e di quella che l'ha preceduta.
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Nairobi, 6 – 8 dicembre 2007
L’Africa oggi è a un crocevia. Con la fine della guerra fredda e la riduzione della sua importanza giuridica, un certo numero di paesi del continente sono implosi lungo i confini che erano stati tenuti sotto controllo fino a quel momento. Molti paesi sono stati variamente definiti, come stati ombra (Reno 2000), quasi-stati (Jackson 990), stati criminalizzati (Bayart 1999) stati frammentati (Saikal 2000), o stati collassati (Zartman 1995, Cornwall 1999).
Sebbene le premesse dalle quali derivano molte di queste definizioni siano discutibili, sottolineano che la maggior parte di questi stati hanno fallito nel garantire i requisiti minimi di sussistenza alla maggioranza dei loro cittadini, per i quali lo stato stava divenendo una costruzione aliena. La più grande minaccia per questi cittadini è stata la mancanza di sicurezza entro gli stati confinanti, caratterizzati da conflitti a più livelli.
Sebbene le cause di questi conflitti siano state molte e varie, quelli tra gruppi locali, motivati dal controllo delle risorse, e complicati da interessi esterni hanno dato prova di particolare duratura. I conflitti in Liberia, Sierra Leone, Sudan, Angola ed attualmente in Kenya, e quelli regionali, come quelli nel Corno d’Africa o nella Regione dei Grandi Laghi hanno al loro epicentro il controllo delle risorse. Molti sforzi, sia a livello locale che internazionale, sono stati compiuti per la risoluzione dei conflitti ma non hanno avuto successo a causa della loro complessa natura. Inoltre, molti di questi sforzi sono stati spesso frutto di una mala interpretazione della realtà da parte dei media occidentali i quali sono largamente responsabili di un ritratto di questi conflitti al mondo come se fossero combattuti semplicemente da africani contro gli africani.
In contrapposizione a questo contesto Africa Peace Point, Koinonia Community e Associazione Ilaria Alpi hanno riunito lo scorso dicembre a Nairobi un gruppo di giornalisti, operatori di pace e studenti per confrontarsi sul tema critico del rapporto tra risorse e conflitti in Africa. Mentre si è dibattuto sul ruolo dei media, della comunità internazionale, della governance, delle strutture statali nel continente, i partecipanti hanno tentato di meglio comprendere l’intricata complessità dei conflitti in Africa.
Ma hanno espresso il desiderio di proseguire nell’organizzazione di iniziative analoghe anche allo scopo di scambiarsi informazioni tra accademici, giornalisti e operatori di pace.
Da queste premesse nasce la Conferenza Internazionale che si svolgerà a Riccione il 4 e 5 Giugno in concomitanza con il Premio Ilaria Alpi
Democrazie ed etnie in Africa
Riccione (Rn), 4 – 5 Giugno 2008
Sin dagli anni ’90 l’esperienza democratica dell’Africa ha generato molte sfide, la
prima delle quali relativa al rapporto tra etnie, democrazia e cittadinanza. Negli anni che sono seguiti all’indipendenza, i soggetti politici e le elite hanno considerato il progetto di costruzione della nazione come uno strumento per nutrire l’identità
nazionale a spese delle identità particolari preesistenti.
Comunque, il consolidamento dei regimi non ha impedito l’emersione delle etnie in
politica. Ciò ha condotto direttamente a un’interiorizzazione della competizione etnica all’interno degli stati e dei partiti.
Sta crescendo, pertanto, la scuola di pensiero che si propone la decentralizzazione del potere statale e il riconoscimento delle differenze etno-culturali come principi guida per la ristrutturazione del rapporto tra stato e società che ha guadagnato terreno fino al ritorno della politica multipartito degli anni 90.
La conferenza si propone di interrogarsi sul rapporto tra etnie e democrazie in Africa mentre si sta tentando di avanzare un modello di riorganizzazione statale che
riconosca e valorizzi le caratteristiche positive delle etnie per il progetto di stato-
nazione africana.
Per informazioni e iscrizioni:
sara@ilariaalpi.it
tel: 0541691640
fax: 0541475803