Global Day for Darfur: per non dimenticare
Antonella Napoli
Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata per il Darfur per dare memoria della crisi in atto nella regione sudanese dal febbraio 2003. "Italians for Darfur" lancia insieme alla Tavola della pace la campagna: Diamo voce al Darfur.
Anche quest’anno si celebra in tutto il mondo il ‘Global Day for Darfur’, dedicato alla crisi in atto nella regione sudanese dal febbraio 2003 e che dal 2007 viene ricordata anche in Italia, grazie all'impegno di ‘Italians for Darfur’, associazione Onlus di cui fanno parte giornalisti, operatori umanitari ed esponenti della società civile e da Articolo 21, che ha lanciato la campagna “Diamo voce al Darfur”. Testimonial Monica Guerritore.
Quest'anno la Giornata mondiale per il Darfur ha una valenza ancor più importante visto l'inasprimento della situazione sul campo e il rischio di peggioramento del conflitto dopo i recenti avvenimenti, sia giudiziari sia politici, da cui sono scaturite conseguenze disastrose sul piano umanitario.
Per questo il Global Day for Darfur 2009, che in Italia si terrà al Colosseo a partire dalle 10, sarà dedicata alla raccolta di fondi per la realizzazione del centro pediatrico di Emergency a Nyala, nel sud Darfur.
All'iniziativa sono collegati un libro e una mostra 'Volti e colori del Darfur', allestita nella piazza antistante il monumento simbolo dei diritti umani, i cui proventi saranno destinati al progetto. L’opera è nata proprio per sensibilizzare l’opnione pubblica sulla crisi sudanese per troppo tempo ignorata e ancora oggi, nonostante il grande scalpore suscitato dal mandato di arresto per il presidente del Sudan Omar Al Bashir, stenta a trovare spazio sugli organi di informazione.
Alla giornata di mobilitazione – diretta a sostenere la forza di pace autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ancora stenta ad entrare nel pieno delle sue funzioni, e a ribadire la richiesta di un forte intervento della diplomazia internazionale affinché si ponga termine ai massacri perpetrati in Darfur – hanno aderito Articolo 21, Amnesty International, Tavola della Pace, Comunità ebraica, Ugei, Bené Berith giovani, Non c'è pace senza giustizia e molte altre associazioni che si occupano di diritti umani.
Il conflitto in Darfur, nell’arco di sei anni, ha provocato (stime Onu) tra i 200 e i 300.000 morti e ha costretto almeno due milioni e mezzo di persone alla fuga, destinandole ad una vita da sfollati sia all'interno del Sudan, sia nei campi profughi in Ciad, circostanza che di fatto ha allargato il conflitto anche a questo paese confinante.
A complicare la situazione l'espulsione di 13 organizzazioni non governative decisa dal presidente Al Bashir, all'indomani dell'emissione nei suoi confronti del mandato di cattura spiccato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
La popolazione del Darfur è rimasta, così, senza assistenza e le poche Ong che ancora operano sul campo hanno enormi difficoltà a coprire tutte le aree della regione. Ecco perché l'azione di Emergency è di fondamentale importanza. Il nostro sostegno al progetto per il centro pediatrico a Nyala è totale e chiediamo anche il vostro aiuto.
Fonte: Articolo21
19 aprile 2009