Giorgio Napolitano: "In quella Costituzione sono scolpiti dei principi e dei valori di straordinaria importanza"
Onorevole Giorgio Napolitano
Intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia per la presentazione del "Quaderno della Costituzione" in occasione del sessantesimo anniversario della Costituzione.
Voglio rivolgere un saluto cordiale a voi tutti, e innanzitutto – se mi permettete – un saluto particolarmente affettuoso e rispettoso a due giovani deputati dell'Assemblea Costituente che sono stasera qui con noi: Emilio Colombo e Oscar Luigi Scalfaro. Con loro e con tutti voi inauguriamo, in questo momento, le celebrazioni del sessantesimo anniversario della Costituzione. Il 1° gennaio del 1948 entrò in vigore la Costituzione approvata il 22 dicembre 1947: abbiamo davanti un anno per ricordare che cosa sia stata questa creazione straordinaria della sensibilità e della sapienza dei democratici italiani. Sono qui anche per esprimere complimenti vivissimi all'Osservatorio permanente Giovani Editori, ai suoi promotori, a tutti coloro che contribuiscono al lavoro di questo importante Osservatorio che vuole innanzitutto – si è detto – rilanciare l'educazione civica nelle scuole. Badate: c'è un bisogno nuovo e stringente di educazione civica nel nostro paese, non solo per i giovani e per i giovanissimi, ma per tutti gli italiani. Quindi, bene l'iniziativa del quotidiano in classe, bene l'iniziativa di questo Quaderno della Costituzione. Che, spero, voi tutti – insegnanti, ragazze e ragazzi – saprete diffondere e valorizzare. In quella Costituzione sono scolpiti dei principi e dei valori di straordinaria importanza. Abbiamo sentito or ora una ragazza e un ragazzo, che si sono dedicati al loro studio, ricordarli. Tra questi, certamente – come ha detto la ragazza di Terni – il valore del lavoro e della tutela del lavoro che è anche tutela di chi vive nel lavoro e di lavoro. Sono valori sempre giovani. Questa Costituzione è una signora che ha sessant'anni, ma che presenta assai più valori giovani che rughe. D'altronde, come sappiamo, si possono ben togliere le rughe dal volto di una bella signora. E questo credo che dobbiamo farlo. L'importante è che rimangano intatti, conosciuti e amati, i suoi lineamenti fondamentali, quelli che hanno fatto della nostra Repubblica una democrazia, una scuola e un presidio di libertà.
19 dicembre 2007