Gerusalemme: Appello agli Enti Locali del mondo
La redazione
Leggi il documento inviato oggi dall’Associazione degli Enti Locali Palestinesi al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani e alle autorità locali di tutto il mondo per descrivere la situazione degli enti locali in Cisgiordania e Gaza.
Dichiarazione sulla situazione degli Enti Locali Palestinesi
L’Associazione degli Enti Locali Palestinesi (APLA) intende presentare la situazione attuale degli enti locali palestinesi e più in generale del popolo palestinese.
L'occupazione militare israeliana della Palestina continua: le politiche israeliane di ingiustizia, punizione collettiva, discriminazione, costruzione di colonie, confisca dei terreni, costruzione del muro, assedio, divieto di circolazione e posti di blocco (più di 500 in Cisgiordania) continuano a soffocare i palestinesi compromettendo le loro condizioni di vita. Queste misure, che aumentano continuamente, limitano la vita democratica, compromettono le speranze e i piani di sviluppo sociale, economico, sanitario ed educativo della Palestina, creando ostacoli alla crescita della forza lavoro e alla realizzazione dei progetti, a causa delle gravi limitazioni ai movimenti delle persone, dei beni e delle merci. Continuano anche gli arresti: più di 50 amministratori locali, compresi alcuni sindaci, e vari funzionari d’importanti città palestinesi stanno scontando “detenzioni amministrative” nelle prigioni israeliane.
La situazione finanziaria dei Comuni è allarmante. Molti Comuni non riescono a pagare gli stipendi dei loro impiegati da vari mesi e sono costretti a ridurre al minimo l’erogazione dei servizi a causa della profonda crisi economica senza precedenti e del preoccupante livello di disoccupazione. Anche la situazione economica dell’Associazione degli Enti Locali Palestinesi, che rappresenta tutti gli enti locali palestinesi, è molto difficile dal momento che gli enti locali membri non riescono a pagare la quota associativa.
Mentre nel 2008 ricordiamo il 60° anniversario della Nakba palestinese (l’inizio delle disgrazie dei palestinesi, con l’espulsione forzata dalla loro terra e la conseguente condizione di rifugiati e sfollati), l'occupazione israeliana continua e le azioni militari contro il popolo palestinese aumentanno. Continua ancora oggi la massiccia campagna contro gli arabi residenti nella Gerusalemme occupata e sono in aumento anche la costruzione e l’espansione degli insediamenti, i sequestri dei terreni, la demolizioni delle case, la mancata concessione delle licenze edilizie, la confische delle carte d’identità con la conseguente privazione dei diritti di residenza, la negazione del diritto di pregare e di recarsi nei luoghi di culto, le aggressioni contro la Moschea di Al-Aqsa, le continue attività tese a cambiare la natura araba e islamica di Gerusalemme in ebraica e molti altri attacchi ed aggressioni.
Secondo quanto stabilito negli accordi, nessuna delle due parti dovrebbe compiere ogni tipo di azione unilaterale a Gerusalemme che possa frustrare e compromettere il processo di pace.
Facciamo appello a tutti gli amanti della pace, ai Consigli Comunali e a tutte le organizzazioni di Enti Locali, compresa l’Unione delle Città e dei Governi Locali Uniti (United Cities and Local Goverments), affinché accrescano il loro impegno e la loro solidarietà nei confronti degli Enti Locali palestinesi e ci aiutino a porre fine all’occupazione e alle aggressioni che l’accompagnano, permettendo in questo modo la formazione di uno stato palestinese con Gerusalemme capitale a fianco di quello israeliano, dove sia possibile vivere in pace, prosperità e stabilità, in conformità con il diritto internazionale.
Associazione degli Enti Locali Palestinesi (APLA)
Febbraio 2008