Gaza: strage a Beit Hanoun
Paola Caridi - invisiblearabs.com
Un’intera famiglia, quattro bambini e la loro mamma, uccisa dal bombardamento dell’esercito israeliano. Bersaglio dell’operazione, un militante della Jihad islamica.
Quattro fratellini tra i 6 anni e i 15 mesi di vita. Ahmed, Hana, Saleh, Rudayna. E la loro mamma, Khadra Abu Mu’attaq. Sono cinque tra le almeno sette vittime di un raid israeliano compiuto stamane su Beit Hanoun, la cittadina nel nord della Striscia di Gaza. Secondo le fonti palestinesi, il bombardamento ha colpito una casa a un piano in una zona residenziale di Beit Hanoun, dove si trovava riunita per colazione la famigliola. Non è ancora chiaro se a centrare la casa sia stato un proiettile d’artiglieria o un raid aereo.
Le altre due vittime sono un ragazzo di 17 anni che stava andando a scuola, e un militante del braccio armato del Jihad islamico, il bersaglio dell’operazione che ha provocato anche una decina di feriti tra i palestinesi e un ferito lieve tra i soldati israeliani. Immediata la risposta delle fazioni armate di Gaza, con il lancio di razzi Qassam verso le cittadine israeliane del Negev. E immediata la condanna del raid israeliano da parte del presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, che appoggia l’idea di una tregua su Gaza e che ieri ha incontrato il presidente egiziano Hosni Mubarak a Sharm.
L’intensificazione delle operazioni militari israeliane, iniziato ieri sera con un raid nel centro della Striscia, e l’arresto di 40 persone, avviene alla vigilia dell’importante incontro di domani al Cairo tra le fazioni palestinesi, compresi i rappresentanti dei gruppi armati. L’incontro mediato dall’Egitto è all’interno del negoziato per arrivare a una tregua tra Israele e Hamas. Il movimento islamista si era dichiarato disposto ad accettare una tregua che riguardi per ora solo la Striscia, già nei contatti avuti con l’ex presidente americano Jimmy Carter.
Fonte: Lettera22
28 aprile 2008