Gaza: isolamento senza fine
La redazione
La storia del convoglio umanitario italiano con 36 tonnellate di prodotti. Che nessuno consegna. Nel testo il link al documento di un giornalista free lance, Mario Molinari, bloccato con i volontari della ong Music for Peace.
Gli aiuti sono fermi nella città di El Arish, a circa 40 km dal valico di Rafah, in territorio egiziano. Sono accatastati anche nei centri di smistamento di World Food Program.
"Le autorità egiziane – dicono dall'associazione umanitaria – con un continuo rimpallo di competenze e responsabilità, stanno di fatto facendo di tutto per rendere impossibile il transito di volontari e carico".
(nell'intervista: Stefano Rebora, presidente della associazione Music for Peace)
Che Gaza sia ancora isolata non fa notizia. Non faceva notizia prima di Piombo Fuso. E dopo l'ubriacatura delle immagini della guerra, il silenzio è di nuovo calato su di una striscia di terra che nulla conta, e di cui nulla importa.
Nel video di repubblica.it si vedono gli aiuti sotto al sole di Al Arish, pieno deserto del Sinai, a un pugno di chilometri dal confine di Rafah, porta (sbarrata) tra Gaza ed Egitto. Marciscono sotto al sole derrate alimentari, stazionano TIR, ambulanze, gruppi elettrogeni. E più a nord? Che succede agli altri valichi, quelli con Israele?
5 aprile 2009
Il link ufficiale è: http://tv.repubblica.it/copertina/gaza-gli-aiuti-bloccati/31366?video