Gaza, confine aperto con la forza esodo dei palestinesi in Egitto
Repubblica.it
Miliziani a volto coperto hanno creato dei varchi nel muro di frontiera. Oltre 350mila, stremati dal blocco israeliano, corsi a comprare cibo e carburante. Il presidente Mubarak non li ferma: "Hanno fame, ho dato ordine di non sparare".
GAZA – Decine di migliaia di palestinesi hanno attraversato il valico di Rafah entrando in Egitto attraverso i varchi aperti durante la notte, spinti dalla mancanza di cibo e rifornimenti ormai drammatica dovuta alla morsa israeliana su Gaza. Un vero e proprio esodo, ormai, che secondo l'Onu è arrivato ad oltre 350mila persone.
Chi può si muove in auto, oppure su carretti, asini o anche a piedi. Arrivano in Egitto per comprare generi di prima necessità e poi tornano indietro con il carico di beni essenziali: riso, zucchero, latte, formaggio, carburante. Altri invece se ne vanno definitivamente, intere famiglie in fuga dalle violenze e dall'assedio israeliano.
I poliziotti, circa 2.000 schierati al valico, non sono intervenuti: il presidente egiziano Hosni Mubarak ha detto di aver dato egli stesso l'ordine di non fermare l'esodo palestinese, considerate le precarie condizioni di vita a Gaza, ormai al sesto giorno di chiusura dei valichi. "Ho detto di farli entrare perché mangino e comprino cibo e di farli poi rientrare, fintanto che non portano armi" ha detto il presidente.
I varchi sono stati aperti nel muro di confine a colpi di esplosioni da miliziani con il volto coperto durante la notte, al culmine di una situazione di esasperazione che stringe ormai da giorni la minuscola enclave palestinese, isolata dal blocco militare israeliano impostole come ritorsione contro i continui lanci di razzi da parte di militanti dei gruppi estremistici.
Hamas non ha rivendicato la responsabilità delle bombe che nella notte hano aperto i varchi, ma ha rapidamente preso il controllo della frontiera. Gli uomini del Movimento di Resistenza Islamica hanno incanalato il flusso e avviato il controllo dei bagagli (sono state confiscate 7 pistole a un uomo che rientrava a Gaza). La distruzione del muro è continuata anche in mattinata: un bulldozer Caterpillar ha abbattuto una sezione, sovrastata dal filo spinato, per consentire l'accesso facilitato alle auto.
Ieri il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, riunito in sessione d'emergenza, non è riuscito a trovare un accordo sul documento, proposto dalla Libia, che chiedeva a Israele di riaprire i valichi. Intanto, secondo fonti militari riferite da 'Haaretz', Israele ha intenzione di mantenere permanentemente chiusa la Striscia di Gaza, eccetto che per le necessità di tipo umanitario.
Fonte: Repubblica.it
23 gennaio 2008