G8: affare privato


Fabrizio Gatti


Le opere costruire per il summit, affidate al gruppo Marcegaglia, si sono moltiplicate. Con una colata di cemento. E sui 209 milioni spesi per L’Arsenale, Stato e Regione ne incasseranno soltanto 65.


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G8: affare privato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il dopo G8 è già cominciato. Sull’isola della Maddalena si prepara una colata di settemila metri cubi di cemento, davanti a Caprera e Santo Stefano. Proprio nel cuore dell’Arsenale dove erano in programma le riunioni tra capi di Stato. L’equivalente di un palazzo lungo 50 metri, largo 15 e alto tre piani. Settemila metri cubi che il progetto dell’architetto Stefano Boeri non aveva previsto, ma che sono stati subito inseriti nel contratto per la gestione della grande area affidato alla società Mita Resort di Emma Marcegaglia. La presidente di Confindustria ha strappato un costo d’affitto ridicolo per la Costa Smeralda e il Nord della Sardegna: 10 euro al metro quadro. Una decisione della Struttura di missione, l’ufficio emanazione della presidenza del Consiglio dei ministri che ha stabilito le regole per il passaggio di consegne. La scelta a sorpresa di Silvio Berlusconi di spostare il vertice a L’Aquila sta dando i suoi frutti. A fronte di una spesa pubblica di 209 milioni soltanto per l’Arsenale, lo Stato e la Regione Sardegna incasseranno in 40 anni 65 milioni. Mentre i prevedibili guadagni andranno tutti al gestore privato. Uno schiaffo ai contribuenti nascosto dal premier tra le bugie sugli euro risparmiati grazie al trasferimento a L’Aquila. Come i dati sui costi delle forze dell’ordine: 150 milioni di euro per la sicurezza alla Maddalena contro i 50 milioni in Abruzzo, aveva fatto sapere governo. La realtà è diversa. Lo si scopre da un recente intervento di Giuseppe Tiani, segretario del sindaco di polizia Siap. La sicurezza alla Maddalena sarebbe costata 113 milioni, a L’Aquila costerà 87 milioni.

Ma il canone da 10 euro al metro quadro non è l'unico premio che lo staff di Berlusconi ha concesso al gruppo turistico della presidente di Confindustria. Trasferito il G8, la Mita Resort ha ottenuto il prolungamento della durata del contratto di gestione da trenta a quarant'anni. Un risarcimento al mancato lancio sulla vetrina mondiale del complesso turistico.

Secondo il contratto, la Mita Resort tra il primo maggio e il 20 giugno avrebbe infatti dovuto completare e arredare le 95 stanze dell'albergo destinato a Barack Obama e alla sua delegazione, assumere e formare il personale, gestire l'hotel secondo uno standard di cinque stelle lusso, attrezzare il porto turistico. L'annullamento dell'evento a La Maddalena ha cancellato tutti questi vincoli da rispettare in tempi strettissimi. Così la Mita Resort incasserà due volte: dal prolungamento del periodo di gestione e dal risparmio per la cancellazione del vertice.

L'onere che la Struttura di missione chiede alla società della presidente di Confindustria è un'altra pugnalata ai conti pubblici. La base di gara prevedeva una quota minima una tantum di 40 milioni: somma da versare in tre rate alla Banca d'Italia sul conto istituzionale del soggetto attuatore, responsabile davanti al commissario delegato per il G8, Guido Bertolaso, per quanto riguarda la stipula dei contratti e il pagamento dei lavori.

La ditta concorrente doveva anche proporre un canone annuale di concessione destinato alla Regione Sardegna. Alla fine si è presentata soltanto la società di Emma Marcegaglia e si è aggiudicata la gestione dell'Arsenale per 41 milioni una tantum e un canone di 600 mila euro l'anno, secondo i dati forniti dalla Struttura di missione (anche se i giornali sardi hanno scritto di 60 mila euro).

Ecco il conto. Lo Stato incassa 41 milioni subito. La Regione Sardegna 24 milioni in quarant'anni. Arrotondando gli oneri finanziari, per la Mita Resort è un costo di un milione 625 mila euro l'anno. Questo il valore di concessione, secondo i tecnici dell'ufficio della presidenza del Consiglio, del nuovissimo complesso da 155 mila metri quadri: 10 euro e 40 centesimi al metro.

L'area comprende: l'hotel a cinque stelle, il palazzo del G8 affacciato sull'acqua disegnato da Stefano Boeri, il centro delegati da 10 mila metri quadri progettato per essere trasformato in sale conferenze o centro commerciale, altre aree coperte per oltre 16 mila metri, 30 mila metri di verde, più il valore del suolo e il porto turistico. Il porto da solo può essere una slot-machine.

L'articolo integrale si può leggere si "L'Espresso" (Settimanale di politica cultura economia) del 2 luglio 2009 N.26 anno LV

Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/g8-affare-privato/2103067&ref=hpsp

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