Frattini contro l’Ue: "Sugli sbarchi solo parole"
Marzio Tristano
Tra oggi e domani Guardia di Finanza e Polizia dovrebbero consegnare alla magistratura il rapporto riassuntivo sulle modalità della tragedia in mare del gommone con 78 cittadini eritrei sottolineando eventuali responsabilità.
Alla vigilia della probabile rogatoria della procura di Agrigento con Malta per chiarire le responsabilità del mancato soccorso a mare dei clandestini eritrei rimasti alla deriva sul gommone per venti giorni nel canale di Sicilia il ministro degli Esteri Franco Frattini punta nuovamente il dito contro l’UE, accusata di scaricare sull’Italia il peso dell’accoglienza e della gestione dell’immigrazione dall’Africa. “Se vi è un flusso migratorio che non possiamo contrastare, tutti e 27 paesi dell’Unione ci dobbiamo fare carico in maniera proporzionale di queste persone. Quando questa risposta sarà data l’Ue, al di là delle dichiarazioni e dei finanziamenti concessi, avrà dimostrato solidarietà” ha chiosato Frattini a Rimini, dove ha partecipato ad un focus sull’Africa nella giornata di apertura del meeting di Cl, ruotato ancora una volta,attorno al valore della vita umana. Una considerazione che devono aver tenuto ben presente gli organizzatori di Facebook, che hanno cancellato dalle pagine del social network il gioco demenziale rimbalza il clandestino, che aveva avuto tra i suoi promotori anche il figlio di Umberto Bossi. E sempre ieri Frattini ha ribadito la necessità di un accordo con Malta, rifiutato però dall’isola dei cavalieri, per restringere l’area di intervento a mare, pari a 250000 km quadrati. Intanto i cinque eritrei, due dei quali sono ancora in condizioni fisiche precarie, sono stati trasferiti da Lampedusa in Sicilia. Sabato sera due migranti, un uomo e una donna le cui condizioni di salute erano subito apparse più gravi, sono stati trasferiti con una eliambulanza del 118 nell’ospedale Cervello di Palermo. Ieri mattina gli ultimi tre, due dei quali hanno 17 anni, sono stati imbarcati sul traghetto di linea giunto ieri sera a porto Empedocle. I due minorenni sono stati accompagnati in una comunità protetta, il terzo immigrato in un centro di accoglienza. Quasi certamente i cinque profughi avanzeranno richiesta di asilo,come la maggior parte degli eritrei giunti in Italia via mare. Una procedura che dovrebbe sospendere automaticamente il rischio di una incriminazione per immigrazione clandestina.
Tra oggi e domani, Guardia di Finanza e polizia dovrebbero consegnare alla magistratura il rapporto riassuntivo sulle modalità della tragedia in mare del gommone con 78 cittadini eritrei in fuga dalla guerra sottolineando anche eventuali responsabilità nell’omissione di soccorso a mare. Fino a questo momento la procura di Agrigento sta procedendo per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio colposo plurimo a carico di ignoti.
Fonte: l'Unità
24 agosto 2009