Firenze – settima edizione: Terra Futura


La redazione


TERRA FUTURA, mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità Firenze, Fortezza da Basso, dal 28 al 30 maggio 2010 (settima edizione).    “Le comunità sostenibili e responsabili. Laboratori di futuro. Parte dalle città e dai territori la strada del cambiamento necessario e possibile. Al centro della settima edizione di Terra Futura, la mostra convegno internazionale […]


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TERRA FUTURA, mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità

Firenze, Fortezza da Basso, dal 28 al 30 maggio 2010 (settima edizione). 

 

“Le comunità sostenibili e responsabili. Laboratori di futuro.

Parte dalle città e dai territori la strada del cambiamento necessario e possibile.

Al centro della settima edizione di Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità (Firenze, Fortezza da Basso, dal 28 al 30 maggio 2010) sono le “Comunità sostenibili e responsabili”: qui sono nati e continuano a nascere tanti modelli ed esperienze concrete di sviluppo sostenibile, consumo critico, economia responsabile, coesione sociale e partecipazione democratica. Una spinta al cambiamento, necessario e possibile, in cui credono fortemente i promotori dell’evento Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale, insieme ai suoi partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente.

A Terra Futura il fitto panorama di buone pratiche esistenti nelle nostre città e sui territori, frutto di scelte e azioni di vita, di governo e di impresa che sono l’unica strada possibile verso un futuro più equo e sostenibile: dal progetto di un coordinamento di associazioni locali per favorire la coesione sociale in un comune difficile alla periferia Milano al “supermercato solidale” di una città toscana che permette alle famiglie in gravi difficoltà economica di fare la spesa gratis; dall’esperienza di alcune aziende calzaturiere che stanno riconvertendo la propria produzione in modo sostenibile per diventare fornitori dei gruppi di acquisto solidale (e insieme per uscire dalla crisi) alle esperienze dei GAS per impianti fotovoltaici. E poi le 250 famiglie di cinque città italiane impegnate a sperimentare stili di vita più responsabili, a partire dai consumi di energia e acqua, riducendo il loro impatto ambientale …e risparmiando, a quelle che stanno facendo esperienza di cohousing per dare qualità alle relazioni sociali e alla vita quotidiana; le tante realtà che in territori di mafia uniscono le forze e fanno rete con aziende, enti locali, organizzazioni della società civile e cittadini per sconfiggere l’illegalità; i cittadini colpiti dal terremoto in Abruzzo che con le donazioni ricevute grazie al tam tam nel web hanno potuto costruire un ecovillaggio; le “buone alleanze” che hanno fatto nascere in carceri di massima sicurezza laboratori di produzione per favorire il reinserimento sociale di detenute e detenuti; i numerosi progetti di integrazione sociale e tutela dei diritti in terre in cui i migranti sono solo braccia da sfruttare; la linea di intimo sostenibile, biologica ed equosolidale, che nasce dall'alleanza tra consumatori responsabili, artigiani del tessile novarese e una rete brasiliana di produttori… Senza dimenticare le buone pratiche dei tanti comuni virtuosi che oggi fanno rete diffondendo modi responsabili e sostenibili di gestire il territorio e di governare insieme ai cittadini. E ancora, i progetti di cooperazione internazionale a sostegno del Sud del mondo, territori in cui le esperienze delle reti di economia solidale (in Brasile, Bolivia…) e la forza contagiosa dei movimenti dei social forum (nati 10 anni fa: al loro ruolo presente e futuro Terra Futura dedicherà un momento di confronto) hanno dimostrato tutta la capacità di cambiamento delle comunità locali e il loro contributo fondamentale nella costruzione di alternative democratiche alla globalizzazione.

Nei tre giorni spazio anche all’informazione che fa cultura sui temi della sostenibilità e alla rete virtuale che genera reti. A partire da Zoes, promosso dalla Fondazione culturale responsabilità etica onlus e Fondazione Sistema Toscana, piattaforma informatica e primo network sociale per mettere in rete i vari modi di fare economia responsabile; o ancora un portale in cui si incontrano domanda e offerta dei GAS e dei produttori, o quello che mette in contatto chi cerca “compagni” di car sharing.

Terra Futura sarà voce per numerose campagne nazionali e internazionali di lotta alla povertà, di contrasto alla privatizzazione dell’acqua, di cooperazione internazionale e di aiuto allo sviluppo per i Paesi del Sud del Mondo, di richiesta di tassazione di tutte le transazioni finanziarie. Tra tutte la raccolta firme della Campagna del millennio per fare pressione sui Governi perché siano rispettare le promesse di intervento contro la povertà estrema e si concordi un piano ambizioso per raggiungere gli Obiettivi del Millennio, da discutere al Consiglio Europeo di giugno e da presentare al Summit delle Nazioni Unite di settembre.

Ancora una volta l’evento propone un programma culturale fitto e articolato, fra seminari, dibattiti e convegni con esperti e testimoni dei diversi ambiti; e poi workshop e laboratori, perché i visitatori possano sperimentare quante e quali siano le scelte quotidiane possibili per cambiare le cose a partire da ciascuno (www.terrafutura.it).

13 le sezioni tematiche dell’ampia rassegna espositiva, con progetti ed esempi concreti per vivere tutti meglio oggi e costruire un futuro eco, equo e sostenibile: dalla tutela dell’ambiente alle energie alternative, dall’impegno per la pace alla solidarietà sociale, dalla finanza etica al commercio equo, e ancora agricoltura biologica, edilizia e mobilità sostenibili, turismo responsabile, consumo critico, welfare, cittadinanza attiva e partecipazione… Un mondo che è anche nuova economia, con interessanti potenzialità di crescita e di occupazione.

Terra Futura è un evento sostenibile grazie alle sue scelte e azioni responsabili. L’ingresso è libero. 600 le aree espositive con 5000 enti rappresentati; 200 gli appuntamenti culturali che vedranno l’intervento di 800 relatori, 40 le presentazioni di libri, 250 animazioni e laboratori.

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