Finanziaria e buon senso


Renato Sacco


Pubblichiamo la lettera di Don Renato Sacco all’Onorevole Giuseppe Vegas in occasione dell’apertura alla Camera della discussione sulla Finanziaria o Legge di stabilità 2011.


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Finanziaria e buon senso

Onorevole Giuseppe Vegas, Le scrivo perché lei è novarese come me e ha un incarico molto importante: è il viceministro dell’Economia e delle Finanze, e proprio oggi inizia alla Camera la discussione sulla Finanziaria o Legge di stabilità 2011.
Lo so che non ha molto tempo, con tutto quelle succede… per questo vado subito al dunque.
Tutti sappiamo che non ci sono soldi! C’è la crisi. Bisogna tagliare. La coperta è troppo corta…
Qualsiasi buon papà o mamma di famiglia, in situazione di emergenza, quando mancano i soldi per vestire o curare i bambini, per fare la spesa, per pagare l’affitto ecc… si ferma, riunisce attorno al tavolo la famiglia e insieme rinunciano a fare spese inutili o lussuose. Ad es. non comprano un’automobile da 200 milioni. Prima pensano ai bisogni vitali, usano il buon senso.
E allora perché non fare così anche nella grande famiglia che si chiama Italia.
Le propongo di presentarsi alla Camera e, in nome del buon senso, chiedere di tagliare, almeno in parte, la spesa di circa 14 miliardi di euro prevista per i nuovi aerei da guerra F35 in programma a Cameri, qui vicino a casa nostra.
Sarebbe un bello scossone, non crede?
La disoccupazione aumenta, abbiamo terremoti, alluvioni, frane e disastri vari. Perché non tagliare un po’ le spese militari a favore di chi ha più bisogno? Sempre per la “difesa” delle persone e del territorio.
Io credo che sarebbero tutti contenti di questa Sua proposta. Contenti i cittadini che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, ma contenti anche i Parlamentari che forse non hanno il coraggio di fare per primi questa proposta e magari aspettano che la faccia qualcun altro.
Sarebbe contento, credo, anche il nostro Presidente della Regione, Roberto Cota, che in questi giorni sta pensando di smantellare la sanità pubblica del territorio dove vivo, il VCO. Finirà che dovremo andare a curarci in Svizzera, come ha fatto qualche autorevole ministro di questo Governo? Lei crede che tutti se lo possano permettere?
Non ci sono i soldi per gli ospedali e poi si trovano miliardi per le armi e la guerra? Leggevo in questi giorni che l’Italia spende circa 200 milioni all’anno per la ricerca sul cancro e 30 miliardi per le spese militari. Non le sembra che manchi un po’ di buon senso?
Lei mi dirà che sono poco informato e la spesa per gli F35 non è nella Finanziaria, ma ci sono solo alcune voci per sistemare la base di Cameri. Questo non lo so, veda Lei che conosce i dettagli. Mi risulta anche che vi preparate ad approvare una spesa di quasi un miliardo di euro per nuovi sistemi di puntamento Ots della Salex Galileo di Finmeccanica, nuovi missili anticarro Spike, di fabbricazione israeliana, 271 mortai da 81 millimetri di nuova generazione. 125 milioni alla Fincantieri per nuova unità navale della Marina militare, 87,5 milioni per un nuovo siluro “pesante” (6 metri di lunghezza per 1,2 tonnellate) e così via…
Non voglio fare ora riflessioni sulla guerra, sulla pace, né portare dati e numeri che Lei in questo momento non ha tempo di leggere, ma che potrebbe trovare facilmente su molti siti internet. Le segnalo anche la puntata di Report, in onda su Rai Tre domenica prossima alle 21,30. Se riesce la guardi, potrebbe essere interessante, perché è dedicata proprio a Finmeccanica, la cui produzione militare supera l’80% e l’utile netto nel 2009 è stato di 718 milioni. Mica male, eh?
Volevo solo dirLe che se anche ci fosse qualche piccolo taglio, stia tranquillo che non manderà in crisi nessuna industria bellica.
Solo avrà dimostrato che, in tempo di crisi, si può ancora usare almeno il buon senso.

Fonte: Peacelink

Cesara, 16 novembre 2010

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