F35, a terra tutta la flotta Usa
Il Fatto Quotidiano
Stop agli F35 americani, servono controlli dopo l’incendio avvenuto a bordo di uno dei velivoli. Il Pentagono, nel giorno della Festa dell’Indipendenza ha deciso di lasciare a terra l’intera flotta.
Stop agli F35 americani, servono controlli dopo l’incendio avvenuto a bordo di uno dei velivoli in Florida lo scorso 23 giugno. Il Pentagono, nel giorno della Festa dell’Indipendenza celebrata il 4 luglio su tutto il territorio statunitense, ha deciso di lasciare a terra l’intera flotta fino al completamento di una serie di ispezioni aggiuntive sul motore costruito dalla Pratt & Whitney. Salta così anche anche la partecipazione dei velivoli al Farnborough Air Show, la fiera internazionale dell’industria aeronautica e spaziale che si tiene ogni due anni in Gran Bretagna.
La direttiva, che riguarda sia gli aerei della Air Force sia quelli della Marina, è stata emessa dopo l’incidente avvenuto a Eglin, nella base dell’Air Force in Florida. Ancora sconosciute le cause dell’incendio, scoppiato durante le manovre per il decollo. “Le cause dell’episodio restano sotto osservazione – ha riferito un portavoce del Pentagono-. Sono state ordinate altre ispezioni ai motori ed il rientro in servizio è legato alle verifiche”.
Il 23 giugno il pilota a Eglin era riuscito a bloccare il caccia ed è uscito incolume dal velivolo, mentre le squadre di soccorso hanno spento le fiamme che uscivano dal retro dell’aereo. Ma non è stato l’unico guasto a bordo: nelle ultime settimane era stata una perdita di olio, scoperta dal pilota in volo, a far scattare l’allarme ed il rientro del caccia alla base. Gli esperti sottolineano che si teme che nuovi, ennesimi problemi, possano determinare ulteriori ritardi nello sviluppo del programma degli F35 che, secondo la tabella di marcia, dovrebbero essere dichiarati dal Pentagono pronti al combattimento il prossimo anno.
Sul temporaneo stop deciso dagli Stati Uniti, interviene dai microfoni di Radio Capital anche il ministro degli Esteri Federica Mogherini, nei giorni in cui la Difesa ha presentato il nuovo Documento programmatico pluriennale del dicastero, contenente le previsioni di spesa fino al 2016. Un documento che prevede un mini-taglio per gli F35, ma che stanzia più fondi per Marina, Esercito e Aeronautica. “Non sta a me dare giudizi tecnici” sugli F35, ha detto Mogherini. “La strategia italiana” di difesa, ha aggiunto, “è sotto revisione“, c’è “una discussione anche su quali aerei comprare. Sicuramente anche noi avremo bisogno di riaggiornare i nostri strumenti militari, molti sono vecchi. Una discussione da fare anche con gli americani”.
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
4 luglio 2014