Esplosioni a Damasco, morti e feriti
Avvenire
L’Osservatorio siriano per i diritti umani fa invece sapere che nella notte almeno una persona è morta ed altre15 sono rimaste ferite nel corso degli scontri esplosi ad Homs tra oppositori e forze fedeli al regime di Bashar al-Assad.
Due esplosioni consecutive hanno scosso oggi la città di Damasco, in Siria. La prima è stata opera di un'autobomba nel quartiere industriale, la seconda è avvenuta nel centro storico della città, vicino alla moschea Zeine al- Abi, causando numerosi morti e feriti.
La notizia della seconda esplosione è stata data anche dalla tv di Stato siriana, che l'ha definita "un attentato terroristico". L'esplosione è avvenuta subito dopo l'uscita dei fedeli dalla moschea per la preghiera del venersì islamico.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani fa invece sapere che nella notte almeno una persona è morta ed altre15 sono rimaste ferite nel corso degli scontri esplosi ad Homs tra oppositori e forze fedeli al regime di Bashar al-Assad. Secondo gli attivisti è di 22 vittime, tra cui 16 civili, il bilancio della repressione messa in atto ieri da Damasco.
Sempre l'emittente panaraba, che cita il portavoce dell'inviato speciale di Onu e Lega Araba Kofi Annan, riferisce inoltre che 30 osservatori delle Nazioni Unite arriveranno in Siria dal prossimo lunedì 30 aprile.
Sul fronte internazionale, intanto, il Segretario generale Ban Ki-moon è tornato ad accusare le autorità locali di non aver rispettato il piano di pace concordato ed entrato in vigore il 12 aprile scorso. "Assad non ha ritirato le truppe né gli armamenti pesanti dalle città", ha denunciato Ban, dicendosi "gravemente allarmato" dalle continue uccisioni in Siria causati dai bombardamenti dell'artiglieria e le esplosioni nelle aree residenziali.
Fonte: www.avvenire.it
27 Aprile 2012