Elezioni, cresce nel mondo la repressione contro i difensori dei diritti
Redattore Sociale
Rapporto annuale dell’Osservatorio per la protezione dei difensori dei diritti umani. Promuovere il pluralismo e la tutela delle libertà fondamentali è sempre più un pericolo. Belhassen (Fidh): “Alcuni hanno pagato con la vita per il loro impegno”.
BRUXELLES – L’Osservatorio per la protezione dei difensori dei diritti umani presenta oggi il suo rapporto annuale dal titolo “Steadfast in protest”. Quando si parla di democrazia e Stato di diritto nelle società contemporanee ci si riferisce immediatamente al diritto dei popoli di scegliere liberamente i loro capi tramite il voto. Un diritto esplicitamente garantito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e la cui attuazione richiede la combinazione di diversi elementi – il rispetto delle libertà di associazione e di espressione, la trasparenza,
la libertà di informazione, la libertà di riunione – senza la quale nessuna elezione potrebbe essere riconosciuta come libera ed equa. Se molte elezioni hanno avuto luogo in tutto il mondo nel 2009, molte non soddisfano questi requisiti. Stendendo un inventario dettagliato sulla situazione dei difensori dei diritti umani nel mondo nel 2009, la relazione annuale dell'Osservatorio per la protezione dei difensori dei diritti umani, denuncia la crescente repressione che i difensori dei diritti devono affrontare in tutti i continenti, con l'avvicinarsi delle elezioni. Più in generale, Il rapporto illustra con forza le difficoltà e il pericolo di promuovere lo scambio di idee, il pluralismo, la tutela delle libertà fondamentali e l’ideale democratico.
Opposizione imbavagliata, asservimento dei media, emendamenti costituzionali pensati per mantenere al potere i capi di Stato: durante le elezioni che si sono svolte per tutto il 2009, risulta che pochi leader siano stati d’accordo con il gioco del pluralismo. "In questo contesto, i difensori dei diritti umani, che si sforzano quotidianamente per garantire che i diritti e le libertà siano garantite, sono stati sottoposti a notevole pressione, quando non hanno pagato con la vita per il loro impegno", ha dichiarato Souhayr Belhassen, presidente della Fidh "Il ruolo che hanno svolto in queste elezioni ha accentuato la repressione che già esisteva contro di loro ", ha aggiunto.
"La presente relazione annuale mostra che anche nelle democrazia più compiuta – o in quelle che si considerano tali – la vigilanza deve rimanere all'ordine del giorno, e mostra che la difesa dei diritti fondamentali può essere messa in discussione in qualsiasi momento, per fini di efficienza di politiche discutibili, o per un maggiore controllo dei corpi sociali. Essa mostra come i difensori, ovunque, svolgono un ruolo importante come baluardo contro l'arbitrio e gli abusi, e che restano, più che mai, un elemento fondamentale dello Stato di diritto ", ha concluso Eric Sottas, segretario generale della Omct.
Fonte: Redattore Sociale
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13 settembre 2010