Educare alla pace e ai diritti umani. Le proposte della Tavola della pace
Floriana Lenti
Flavio Lotti, durante la conferenza stampa di presentazione del programma nazionale di educazione alla pace e ai diritti umani sottolinea: "Conoscere i propri diritti è il primo passo per farli rispettare".
Quest’anno scolastico prende il suo avvio nel sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani e nel sessantesimo della Costituzione italiana. La Tavola della pace a partire da questi due eventi di rilevanza internazionale ha indetto una conferenza stampa, ieri mattina, alla Sala Fiume di Palazzo Donini, per presentare il programma nazionale di educazione alla pace e ai diritti umani: "La mia scuola per la pace".
Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, ha elencato una serie di proposte concrete rivolte a tutte le scuole dell’Umbria: “La terra di San Francesco e di Aldo Capitini deve accrescere il suo impegno per educare i giovani alla pace e ai diritti umani e la scuola ha una responsabilità speciale. E’ necessario che ogni istituto scolastico riesca ad avviare un percorso annuale che preveda la conoscenza dei diritti e che inserisca all’interno del POF (Piano di Offerta Formativa) delle azioni di educazione alla pace. Esse prevedono, di conseguenza, l’educazione alla convivenza, alla solidarietà, al rispetto dell’altro, all’ambiente, alle pari opportunità”.
La Tavola della pace ha ideato una “Moleskine” che contiene i diritti e doveri di ognuno di noi, un libricino tascabile, dunque, e come sottolinea Flavio Lotti, “Dovrebbe essere nella tasca di ogni ragazzo. Non è un libro di scuola è un libro di vita. Conoscere i propri diritti è il primo passo per farli rispettare. Proponiamo inoltre che in ogni classe vengano affissi la bandiera dei diritti umani, il manifesto con la Dichiarazione Universale dei diritti umani e il manifesto con i principali diritti nominati uno per uno, per esempio: diritto alla vita, diritto all’acqua, diritto alla salute”.
La scuola deve anche proseguire il proprio impegno sostenendo esperienze di gemellaggio con scuole di altri Paesi come quelle già avviate in Libano ed in Medio Oriente.
Un obiettivo delle linee guida proposte alla conferenza è anche quello di incentivare il protagonismo giovanile, che verrà promosso con azioni dirette, mirate ad accrescere e potenziare il ruolo dei giovani nella costruzione di una cultura di pace. A breve sarà avviato anche un progetto in collaborazione con MTV per documentare quello che accade nelle scuole, per far sì che i giovani possano raccontare tutte le loro esperienze, sia positive che negative.
“La Tavola della pace intende sostenere l’impegno delle giovani generazioni –prosegue Daniele Lucarelli di Terni, organizzatore dell’Onu dei Giovani e attualmente collaboratore della Tavola- all’interno del movimento pacifista con un percorso di coinvolgimento diretto sui temi della cittadinanza, della democrazia e della partecipazione”. Il 10 dicembre, dunque, sarà presentato un piano di lavoro di livello regionale e nazionale.
Articolo pubblicato sul Corriere dell'Umbria
18 settembre 2008