Editoria: la chance nel milleproroghe
FNSI
I fondi per l’editoria debbono essere ripristinati, garantendo il diritto soggettivo fin qui maturato e, contestualmente, va avviata una incisiva riforma che assicuri trasparenza e pluralismo.
L’appuntamento con il provvedimento di legge “mille proroghe”, nel quale può essere inserito un opportuno emendamento finanziario, è un’occasione su cui il Governo può e deve dare risposta alle istanze del Sindacato dei giornalisti e delle parti sociali e deve sentirsi impegnato a coerenti soluzioni con l’appello sottoscritto, sino ad ora, da più della metà dei deputati di tutti gli schieramenti e già contenuto in un ordine del giorno approvato dal Senato.
Questi punti sono stati posti con forza stamani all’attenzione del Sottosegretario all’Editoria, On. Paolo Bonaiuti, da una delegazione della Federazione (Il Segretario Generale, Franco Siddi, il Presidente, Roberto Natale e il Direttore, Giancarlo Tartaglia), nel corso di un lungo incontro (oltre due ore) svoltosi a Palazzo Chigi, anche con la partecipazione del Direttore del Dipartimento dell’Editoria, Consigliere Elisa Grande. Si è aperto un tavolo di lavoro intenso e serrato, che proseguirà nei primi giorni della prossima settimana con un nuovo appuntamento a Palazzo Chigi. L’incontro, particolarmente approfondito nell’analisi delle questioni aperte dal taglio previsto nella finanziaria, che colpisce, facendole sprofondare in una grande emergenza, decine di testate giornalistiche gestite da cooperative, o dei settori no profit, minoranze linguistiche e di partito, si è sviluppato nella ricerca di soluzioni concrete. La Fnsi ha rappresentato al Sottosegretario l’assoluta necessità e urgenza che venga subito ripristinato il diritto soggettivo al contributo per queste testate, giacché esistono precisi obblighi da rispettare per l’esercizio del 2009, la cui erogazione nel 2010 non può essere differente dai diritti maturati. Ecco perché il decreto “mille proroghe”, in discussione alla Camera, appare lo strumento idoneo allo scopo. Al Sottosegretario Bonaiuti è stata sottolineata anche l’opportunità di ricorrere ad uno strumento straordinario ad hoc fissi le garanzie per la fase di transizione a nuove regole da definire, meglio con soluzioni bipartisan dopo aver adeguatamente sentito le parti sociali, in tempi brevi e con scadenze altrettanto certe, per tutti: per le aziende, per i lavoratori e anche per gli impegni di spesa prospettica da considerare nel bilancio dello Stato. Con nettezza, la Fnsi ha anche ribadito che non sarebbe affatto una soluzione un’ipotesi di intervento tampone riservato solo a testate cosiddette storiche o di partito.
La Fnsi ha apprezzato la disponibilità del Sottosegretario a ricercare soluzioni condivise e ha dato la disponibilità a concorrere attivamente al tavolo di confronto per la riforma della legislazione per l’editoria da avviare subito dopo la pausa elettorale. Ma, nel frattempo, l’allarme e la mobilitazione della categoria, delle testate e delle rappresentanze sociali e del lavoro interessate, restano alti. Le urgenze poste e l’appello del Parlamento non possono restare senza risposta immediata.
Fonte: articolo21.info
19 Febbario 2010