E la Tunisia “apre” ai diritti umani
Roberto Zichittella
Il 14 luglio 2011 è una data storica per il Paese che ha avviato la “primavera araba”: le Nazioni Unite inaugurano a Tunisi il primo ufficio per i diritti umani nel Nordafrica.
Una data storica nel paese protagonista della cosiddetta “rivoluzione dei gelsomini”. La mattina del 14 luglio, al numero 57 di Avenue Taher Ben Achour, a Tunisi, l'Alto Commissario dell'Onu per i Diritti Umani, la signora Navi Pillay, magistrato sudafricano, inaugura il primo ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani in un paese nordafricano. E' la prima volta che l'Alto Commissariato dell'Onu per i Diritti Umani riesce ad apire una sede in uno dei paesi della sponda mediterranea del Nord Africa, finora esisteva solo un ufficio inaugurato in Mauritania nel 2010. Un altro ufficio dovrebbe essere aperto entro la fine dell'anno anche al Cairo.
Sono i frutti della “primavera araba”, che all'inizio del 2011 ha portato alla caduta dei regimi del presidente tunisino Ben Ali e del raìs egiziano Hosni Mubarak. Nella sua visita a Tunisi l'Alto Commissario ha l'occasione di manifestare tutto il suo sostegno al processo di transizione democratica, che sta portando al radicamento della tutela dei diritti umani nella legislazione tunisina. Molti sviluppi positivi ci sono stati fin dai giorni immediatamente successivi alla fuga precipitosa di Ben Ali e dei suoi familiari, lo scorso 14 gennaio.
Il governo di transizione tunisino ha ratificato i principali trattati internazionali in materia, ha avviato i preparativi per le elezioni dell'assemblea costituente (fissate, dopo un rinvio, per la fine di ottobre), ha instaurato una maggiore libertà per la popolazione. Fra l'altro, il 24 giugno scorso la Tunisia ha deciso di aderire alla Corte Penale Internazionale, divenendo il primo paese nordafricano ad aver aderito alla Corte.
Fonte: Famiglia Cristiana
14 luglio 2011