Il dramma di Aleppo è l’ipocrisia
Alberto Negri
Nell’ipocrisia generale, continua la strage di civili. Intanto sul numero di persone rimaste in trappola le stime variano dalle 50mila prefigurate dalle Nazioni Unite fino alle 200mila riferite da fonti locali.
Il dramma di Aleppo è che i guerriglieri di Al Nusra tengono in ostaggio i civili e non intendono arrendersi alle condizioni del regime di Damasco.
A loro volta le truppe di Assad non esitano a bombardare a tutto spiano anche i civili.
Gli iraniani non vogliono mollare i jihadisti di Aleppo se non in cambio della fine dell’assedio degli sciiti di Fuaa e Kefraya nell’area di Idlib.
La Russia e la Turchia (che con l’Iran si troveranno a Mosca il 27 dicembre) fanno finta di negoziare per salvarsi reciprocamente la faccia: Putin non vuole passare come il macellaio di Aleppo ed Erdogan deve farsi perdonare di avere mollato i jihadisti che ha sostenuto fino a ieri contro Assad prendendo i soldi delle monarchie del Golfo.
Gli Stati Uniti ad Aleppo si erano impegnati a separare la sorte della guerriglia dei jihadisti di Al Nusra dalle altre formazioni ma avendo sostenuto anche i qaidisti in funzione anti-Assad hanno molto da nascondere e poco da dire di fronte alla sconfitta.
Quasi ne uccide più l’ipocrisia che le bombe.
Fonte: www.ilsole24ore.com
15 dicembre 2016