Draghi: crisi alimentare richiede risposte rapide. Sempre più poveri
Agi
Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi denuncia che a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi del cibo, in pochi mesi, 44 milioni di persone sono finite in povertà.
Washington – Il boom dei prezzi dei beni alimentari rappresenta un grave rischio per milioni di persone nel mondo. Il monito e' del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, il quale sottolinea che i poveri hanno bisogno di "risposte rapide". Nel suo intervento al Development Committee, sorta di cda della Banca Mondiale, il numero uno di Palazzo Koch ricorda che "i prezzi del cibo sono in crescita sin dalla seconda meta' del 2010" e si stanno ormai "avvicinando ai picchi raggiunti all'inizio del 2008". Anche la volatilita' dei prezzi delle materie prime agricole "e' aumentata significativamente portandosi sui livelli piu' alti dal 2006".
I numeri del dramma sono chiari. "Nei Paesi in via di sviluppo", sottolinea il governatore, "i poveri spendono circa meta' del loro reddito per sfamarsi. Alcune stime", incalza Draghi, "suggeriscono che negli ultimi mesi circa 44 milioni di persone sono finite in poverta' come conseguenza dell'aumento dei prezzi dei beni alimentari". E gli studi della Banca Mondiale testimoniano che "una volta cadute in poverta' le persone tendono a restarvi intrappolate a causa del minor investimento in capitale umano, incluse istruzione e cure sanitarie". Insomma, "non possiamo rilassarci", dice l'inquilino di via Nazionale. La situazione economica e' migliorata a livello globale ma "i progressi sono squilibrati e i Paesi piu' poveri sono rimasti indietro. Troppe persone, specialmente in Africa", afferma Draghi, "ancora soffrono per la poverta' estrema e hanno difficolta' di accesso ad acqua, scuola e servizi sanitari di base. Inoltre, negli ultimi tre anni abbiamo sperimentato una doppia recessione, due impennate dei prezzi alimentari, un nuovo choc dei prezzi del petrolio e tensioni sociali in molti Paesi. Questi recenti sviluppi, ancora non rilevati dai nostri dati", dice il governatore, "possono aggiungere nuove sfide al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio" contro fame e sottosviluppo. Draghi non ha dubbi: "L'urgenza di affrontare l'insicurezza alimentare e la malnutrizione richiede risposte rapide". Ma "la sfaccettata natura della crisi alimentare" vuole anche "risposte coordinate della comunita' internazionale". E questo senza che "l'emergenza svii l'attenzione dalle sfide di piu' lungo termine. La tendenza all'aumento del prezzo dei cibo nell'ultimo decennio", dice il numero uno di Palazzo Koch, "ne segnala la scarsita' relativa e riflette anche il maggior utilizzo di biocarburanti e i costumi alimentari" Draghi si sofferma infine anche sui recenti sviluppi in Nord Africa e Medio Oriente. "Gli ultimissimi eventi", sostiene, "ci ricordano la complementarita' che esiste tra sistema di governo, inclusivita' sociale e crescita. Uno sviluppo sostenibile", aggiunge, "ha bisogno di buone istituzioni in grado di offrire opportunita' per tutti e soddisfare le necessita' dei piu' poveri". Per questo, conclude il governatore, "chiediamo alla Banca Mondiale di lavorare con i Governi della regione per aiutarli a rafforzare la loro efficacia e affidabilita' e a costruire le fondamenta di economie aperte e inclusive".
Fonte: Agi
17 aprile 2011