Don Ciotti a Bruxelles: la mafia è un fenomeno continentale
Libera
La Commissione di Bruxelles si attiverà per avviare “un pacchetto di strumenti” per la lotta alla corruzione, definita “un crimine che fa vittime: mina la democrazia e dissangua l’economia”.
FONDATORE 'LIBERA': CRIMINALITA' INVESTE E S'INFILTRA OVUNQUE
(ANSA) – BRUXELLES, 9 DIC – Inutile chiudere gli occhi: la mafia, i suoi investimenti e le sue infiltrazioni sono ovunque in Europa, di certo non solo nel Mezzogiorno o nel nord Italia. Ci sono voluti Roberto Saviano e don Luigi Ciotti per dirlo al Parlamento europeo, dove tra ieri e oggi la lotta alla criminalita' organizzata ha tenuto banco. La Ue ha ascoltato senza scandalizzarsi, anzi: la commissaria alla Giustizia ha promesso che entro il prossimo anno Bruxelles varera' la direttiva per coordinare a livello europeo i provvedimenti di confisca dei beni di provenienza criminale. Beni che ammontano a centinaia di miliardi di euro. Cento all'anno solo in Italia, secondo Saviano che ha raccontato come qualche anno fa la 'ndrangheta abbia 'comprato un intero quartiere di Bruxelles'. Aggiungendo un dettaglio: 'La crisi ha portato necessita' di liquidita' per gli istituti di credito e per tutto il mercato. Le organizzazioni criminali hanno enormi quantita' di denaro liquido. Cosi' stanno entrando sempre di piu' attraverso la prota dell'est europeo'. Il concetto che la mafia sia un fenomeno continentale lo ha ribadito Don Ciotti. 'I mafiosi investono ovunque e cercano di infiltrarsi nel sistema ovunque' ha detto il fondatore dell'associazione antimafia 'Libera', che ha organizzato due giorni di conferenze e workshop nell'emiciclo di Bruxelles per sostenere la necessita' di avere una direttiva europea per la confisca dei beni criminali ed il loro riutilizzo sociale. La commissaria alla Giustizia, Cecilia Malmstrom, ha risposto promettendo con un videomessaggio che 'entro il 2011' tale proposta sara' avviata, aggiungendo che la Commissione di Bruxelles si attivera' per avviare 'un pacchetto di strumenti' per la lotta alla corruzione, definita 'un crimine che fa vittime: mina la democrazia e dissangua l'economia'. Alla conferenza organizzata da Flare, emanazione internazionale di 'Libera', hanno dato il sostegno cinque dei sette gruppi politici dell'europarlamento (Ppe, S&D, Alde, Gue e Verdi), fuori sono rimasti i conservatori dell'Ecr e gli euroscettici dell' Efd che raggruppa la Lega e gli indipendentisti britannici dell'Ukip. Molti degli interventi hanno messo sotto accusa la globalizzazione finanziaria, intesa come strumento della criminalita' organizzata, ed i 'paradisi fiscali, cuore finanziario del riciclaggio'. 'L' 80% degli hedge fund – ha osservato l'economista Antonio Tricarico – hanno sede nei paradisi fiscali, attraverso i quali passa il 60% dei flussi generati dal commercio globale'. La ricetta per uscire dall'accerchiamento della criminalita' organizzata e' in quattro punti: tornare ad un controllo del movimento dei capitali, tassare le rendite finanziarie, aumentare la trasparenza nell'utilizzo di fondi pubblici, combattere i paradisi fiscali e insistere sulla confisca dei beni criminali.
(ANSA) – BRUXELLES, 9 DIC – 'Quella del ministro Maroni davanti alle parole di Saviano e' stata una reazione di pancia'. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, fondatore dell'associazione Libera, a margine della conferenza di due giorni sulla lotta alle mafie organizzata nella sede del Parlamento europeo. L'autore di 'Gomorra' ieri sera a Bruxelles ha ricevuto il premio 'Libro europeo dell'anno' per il suo saggio 'L'inferno e la Bellezza'. In Italia e' stato al centro della polemica con il ministro dell'Interno per aver sostenuto che la mafia aveva collegamenti nel nord. 'Saviano – ha affermato Don Ciotti – e' stato corretto. Non ha detto che ci sono legami, ha detto stiamo attenti. E lo dico anche io'. 'In questo senso – ha aggiunto – anche in questo nostra conferenza ci sono associazioni di grande valore civile in cui la mafia ha cercato di inserirsi. Ma questa e' la capacita' strategica delle organizzazioni criminali. Loro si infiltrano. Tutti sono chiamati ad essere vigili e attenti'.
'Da cinquant'anni le mafie sono al nord'. Ma l'equazione che, per questo, la criminalita' organizzata abbia infiltrato anche la Lega 'non regge', ha aggiunto Ciotti. 'Tutte le realta' – ha affermato il fondatore dell'associazione antimafia – devono essere molto attente e vigili di fronte ai tentativi di infiltrazione. Le mafie hanno proprio questa capacita', di infiltrarsi, di camuffarsi, di entrare nel sistema. La loro capacita' di entrare e' strategica. Quindi tutti devono, umilmente, prendere coscienza che questo problema e' un'insidia per tutti. Non e' un giudizio, non significa etichettare nessuno'.'Detto questo – ha continuato don Ciotti – bisogna osservare che Milano ha 750 beni confiscati, a Torino la mafia ha ucciso il procuratore capo Bruno Caccia, Bardonecchia e' stata commissariata di fatto per infiltrazione mafiose, il consiglio comunale di Desio si e' autosciolto per problemi di mafia. Tutte le vicende a Parma, Reggio Emilia, Modena dicono che la mafia al nord c'e''. 'Saviano ha detto 'stiamo attenti', e lo dico anche io' ha concluso don Ciotti.
(ANSA) – BRUXELLES, 9 DIC – 'Mi aspetto di presentare entro il 2011 una proposta per rafforzare il quadro legale europeo per la confisca dei beni criminali'. Cosi' la Commissaria europea per la Giustizia, Cecilia Malmstrom, ha annunciato l'intenzione della Ue di preparare una direttiva per coordinare a livello europeo il meccanismo di sequestro dei beni mafiosi. La commissaria lo ha annunciato in un videomessaggio presentato durante la conferenza sulla lotta alla criminalita' organizzata e alla corruzione organizzata al Parlamento europeo da Flare (Freedom Legality And Rights in Europe, emanazione internazionale dell'associazione Libera di Don Ciotti).
'La criminalita' organizzata e' intollerabile in una Unione europea costruita sul rispetto dei diritti umani e della legge – ha detto la Malmstrom -. Il crimine non deve essere un affare redditizio. Per questo per l' Unione Europea e' una priorita' sviluppare una politica moderna ed efficace per confisca e recupero dei patrimoni criminali'. Rispondendo indirettamente alle richieste in tal senso arrivate dallo stesso Don Ciotti e dai tanti relatori della conferenza, la commissaria ha osservato che 'la confisca colpisce i gruppi criminali: si sa che i malviventi preferiscono passare anni in galera piuttosto che perdere i loro soldi'. 'Finora – ha aggiunto nel videomessaggio – le confische sono state modeste. Basti pensare che nel Regno Unito nel 2009 sono stati sequestrati beni per 185 milioni di euro, ma secondo studi del governo britannico i proventi criminali nel 2006 ammontavano a 18 miliardi di euro'. Secondo la commissaria, la direttiva che vedra' la luce il prossimo anno 'fara' parte di una iniziativa piu' ambiziosa, diretta a proteggere l'economia legale e che comprendera' una serie di iniziative per combattere la corruzione e le frodi contro gli interessi finanziari dell'Unione'. Inoltre la Ue ha intenzione di far si' che entro il 2014 tutti gli stati membri si siano dotati di autorita' centralizzate per la gestione dei beni criminali confiscati e recuperati, attualmente presenti in 20 dei paesi della Ue.
Fonte: Libera.it
10 dicembre 2010