Domani missione Onu lascia Damasco
Misna
La chiusura della Unsmis suggella il fallimento del piano di pace che era stato promosso attraverso l’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan. Annan, dimissionario ma in carica fino alla fine del mese.
Si concluderà domenica la missione di osservazione dell’Onu in Siria (Unsmis): ampiamente prevista la decisione è stata ufficializzata ieri da Edmond Mulet, assistente segretario generale per le operazioni di mantenimento della pace. L’Onu continuerà a mantenere in altre forme una presenza in Siria attraverso un ufficio di collegamento.
La chiusura della Unsmis suggella il fallimento del piano di pace che era stato promosso attraverso l’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan. Annan, dimissionario ma in carica fino alla fine del mese, in qualità di inviato speciale in Siria per Onu e Lega Araba dovrebbe essere intanto sostituito dal diplomatico algerino Lakhdar Brahimi. Quest’ultimo ha accettato in linea di principio l’incarico sebbene rispetto ad Annan non sia considerato dal governo di Damasco una figura altrettanto indipendente, in particolare per i suoi legami di famiglia con la monarchia giordana.
Sul campo scontri, violenze e bombardamenti continuano a segnare profondamente il conflitto con gravi conseguenze umanitarie. Seco0ndo i dati più recenti dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati i siriani riparati in Turchia sono ora 61.000, un numero quanto meno doppio è quello di quanti hanno raggiunto la Giordania e sono in aumento anche i rifugiati ospitati in Libano (37.000) e Iraq (15.000). centinaia di migliaia sono poi gli sfollati interni.
Intanto, in seguito alla cattura in Siria di un cittadino libanese da parte dell’Esercito siriano libero e al rapimento, in rappresaglia, di una ventina di persone in Libano, in paesi del Golfo – sostenitori dell’opposizione armata – hanno chiesto ai loro cittadini di lasciare il paese dei Cedri per ridurre al minimo il rischio rapimenti.
Fonte: www.misna.it
17 Agosto 2012