Diritti umani violati: Italia razzista e xenofoba


Gilda Maussier


L’accusa di violazione dei diritti umani lanciata contro l’Italia nell’ultimo rapporto di Human Rights Watch descrive un Paese dove “la violenza razzista e xenofoba e l’eloquio politico ostile rimane un problema pressante”.


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Diritti umani violati: Italia razzista e xenofoba

L'accusa di violazione dei diritti umani lanciata contro l'Italia nell'ultimo rapporto di Human Rights Watch che descrive un Paese dove «la violenza razzista e xenofoba e l'eloquio politico ostile rimane un problema pressante», arriva nello stesso giorno in cui la Corte europea dei diritti dell'uomo chiede al nostro governo di fornire chiarimenti riguardo le condizioni di reclusione del carcere di Piacenza. Qualche giorno fa, infatti, undici detenuti del penitenziario avevano presentato ricorso a Strasburgo denunciando il «trattamento inumano» cui sarebbero sottoposti, costretti in «celle con meno di tre metri quadri a disposizione di ciascuno». 
E proprio non è un Belpaese, quello descritto nel World Report 2011 diffuso ieri che ricorda le violenze contro i lavoratori immigrati di Rosarno, la politica governativa dei respingimenti di massa e delle discriminazioni sistematiche contro le popolazioni Rom e Sinti, la violazione delle norme sull'asilo politico e umanitario, la consegna al regime dittatoriale tunisino di Ben Ali di persone accusate di terrorismo, «compreso nel maggio scorso Mohamed Mannai, nonostante i rischi di maltrattamento», e perfino la copertura offerta dal ministro degli Interni ai poliziotti condannati per le violenze del G8 di Genova ma non ancora sospesi. In proposito vale la pena di ricordare la notizia apparsa qualche giorno fa su Famiglia Cristiana di una modifica inserita a metà dicembre nella conversione di un decreto legge che salverebbe i poliziotti condannati per i pestaggi dal risarcimento civile delle vittime.
Dopo le violenze di Rosarno e le «deportazioni di un migliaio di lavoratori migranti stagionali africani, evacuati di forza dalla città», «molti Paesi hanno espresso preoccupazione riguardo il razzismo e la xenofobia in Italia». «Rom e Sinti continuano a sopportare un alto livello di discriminazione e povertà nonché deplorevoli condizioni di vita sia nei campi autorizzati sia in quelli abusivi».
Già nell'ottobre scorso, ricorda il dossier, il Consiglio d'Europa aveva condannato l'Italia per aver discriminato i Rom nel diritto all'abitazione, nell'accesso alla giustizia, all'economia e all'assistenza sociale». E proprio ieri il Tribunale civile di Milano ha confermato l'ordinanza che assegna alloggi popolari a 10 famiglie Rom, rigettando il ricorso presentato dalla giunta comunale, dal ministero dell'Interno e dalla Prefettura. Secondo Hrw, poi, il nostro Paese è già stato segnalato per aver «violato la proibizione di respingimento quando ha intercettato barche di migranti che cercano di entrare in Italia, restituendoli alla Libia senza selezionare chi necessitava della protezione internazionale».
Un quadro disastroso, dunque, per l'Italia annoverata tra quei paesi che non rispettano i diritti umani e con i quali dunque la stessa Unione europea e le stesse Nazioni unite dovrebbero avere un atteggiamento meno condiscendente. L'Ue e l'Onu sono infatti accusate da Hrw di usare diplomazie «morbide» e offrire a questo tipo di paesi troppo «dialogo» e troppa «cooperazione». Barroso respinge le accuse ma promette di leggere accuratamente il rapporto.

Fonte: Il Manifesto

25 gennaio 2011

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