Diritti umani: l’Italia deve fare di più!
La redazione
Dopo la Perugia-Assisi, il 10 dicembre prende il via l’Anno dei Diritti Umani. Dalle baraccopoli di Nairobi, lunedì la Tavola della pace rilancerà l’appello: mettiamo i diritti umani al centro della politica e dell’informazione. Oltre 150 manifestazioni in Italia nella giornata voluta dell’Onu.
Naiorbi, 8 dicembre 2007 – Sarà lanciato dalle baraccopoli di Nairobi, insieme con i più poveri della terra, il nuovo appello della Tavola della pace per sollecitare un maggiore impegno dell’Italia in difesa dei diritti umani. L’appuntamento è fissato a Kibera, la baraccopoli più grande dell’Africa, lunedì prossimo, 10 dicembre, alle ore 13.00 (orario locale).
E’ in questo modo che la Tavola della pace ha deciso di dare avvio all’Anno dei diritti umani che culminerà il 10 dicembre 2008, 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Dopo la Marcia Perugia-Assisi dello scorso 7 ottobre, l’Anno dei diritti umani sarà l’occasione per stimolare una riflessione approfondita sullo stato attuale della promozione e della protezione dei diritti umani nel nostro paese e nel resto del mondo, per favorire ulteriori progressi nel riconoscimento e nella tutela di questi diritti e per intensificare l'informazione e l'educazione in questo campo.
“Torniamo a Nairobi perché non possiamo accettare che i diritti umani restino solo una Dichiarazione” ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace. “Dobbiamo mettere i diritti umani al centro della politica e dell’informazione. Solo così riusciremo a fronteggiare la grave crisi sociale e politica che sta vivendo il nostro paese.”
“E’ vero o no -continua Lotti- che tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti? E se è vero perché continuiamo a tollerare che centinaia di milioni di persone, fuori e dentro il nostro paese, continuino a vivere senza dignità né diritti? Basta con le chiacchiere. L’Italia deve fare molto di più. Facciamo parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, siamo voluti entrare nel Consiglio dei diritti umani, facciamo parte dell’Unione Europea e persino del G8: è tempo che il nostro paese si assuma le proprie responsabilità a partire da coloro che di diritti non ne godono nemmeno uno.”
Dopo la Marcia Perugia-Assisi che abbiamo organizzato all’insegna del motto “Tutti i diritti umani per tutti”, ci impegniamo a promuovere un lungo anno di iniziative ed eventi con il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, del Parlamento, delle istituzioni accademiche e culturali, degli organi d’informazione e in particolare del servizio pubblico radiotelevisivo, degli enti locali e regionali, delle scuole, dei sindacati e della società civile.”
Per inaugurare l’Anno dei diritti umani, si svolgeranno in Italia oltre centocinquanta incontri, dibattiti e manifestazioni (vedi elenco allegato). A New York e a Ginevra il Segretario Generale dell’Onu e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani presenteranno il logo ufficiale delle manifestazioni che caratterizzeranno il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
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