Diritti umani: "E’ importante investire sulla formazione"
Annalisa Perrone
In occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, da ieri, lunedì 10 dicembre, la Provincia di Forlì-Cesena promuove diverse iniziative per riflettere sull’importanza della cultura della pace. Di convivenza, dialogo e interazione ha parlato con noi Alberto Manni, assessore provinciale alla Pace e Diritti umani.
Formazione, educazione, sensibilizzazione. Sta lavorando in questa direzione la Provincia di Forlì-Cesena per promuovere i temi dei diritti umani e della pace, stanziando circa 20 mila euro per progetti e iniziative ad hoc. A pochi giorni dalla Giornata internazionale dei diritti umani di lunedì 10 dicembre, Alberto Manni, assessore provinciale alla Pace, ci parla delle diverse iniziative in programma.
Assessore, in che modo si sta impegnando la Provincia di Forlì-Cesena sul tema dei diritti umani?
Stiamo investendo soprattutto sulla formazione. Lavoriamo a strettissimo contatto con i due Centri della Pace “Annalena Tonelli” ed “Ernesto Balducci”, con cui abbiamo stipulato apposite convenzioni. Nel bilancio di previsione la Provincia ha stanziato circa 20 mila euro per i progetti e le iniziative che riguardano i temi della pace, della cooperazione e solidarietà internazionale, mentre il restante 50% è stato messo a disposizione della Regione.
Quali sono gli obiettivi principali?
Ci siamo attivati nella promozione della cultura della pace attraverso varie iniziative politiche e culturali di ricerca, di educazione e di formazione. E’ sicuramente fondamentale diffondere nei contesti educativi un’idea di convivenza che riconosca le varie differenze umane come una vera risorsa della collettività. Ci stiamo impegnando, inoltre, per valorizzare l’abitudine al dialogo e alla mediazione, affinché l’attenzione al tema dei diritti umani si sviluppi nella società civile, nel mondo del lavoro e della scuola, nelle istituzioni.
Come si impara la cultura della pace, concretamente?
Sono diverse le iniziative attivate nel mese di dicembre per la sensibilizzazione della cittadinanza: proiezioni di film e documentari, seminari, concerti musicali e corsi dedicati al tema dei diritti umani per insegnanti ed educatori. Lunedì 10 dicembre è stato consegnato anche il premio “Cesena città della pace” a una delegazione di bambini lavoratori del Movimento Manthoc del Perù.
Cosa ricorda del 7 ottobre, giornata della Marcia Perugia-Assisi?
E’ stata una bellissima giornata, a cui hanno partecipato molti giovani. Sono partiti diversi autobus sia da Cesena che da Forlì. I momenti più significativi sono stati quelli preliminari alla marcia, come l’Assemblea dei Popoli. In particolare, è stato toccante stringere la mano a Fatuma Ibrahim Ali, vicepresidente della Commissione nazionale per i diritti umani. Porto sempre con me il racconto del suo incontro con la nostra concittadina Annalena Tonelli, uccisa in Somalia nel 2003 dopo aver dedicato molti anni nell’assistenza sanitaria ai profughi.
Quale l’importanza del Coordinamento degli enti locali per la pace?
La Provincia di Forlì Cesena ha aderito al Coordinamento fin dalla sua costituzione: il suo ruolo è fondamentale dal punto di vista degli stimoli che ci arrivano nella promozione di iniziative e progetti.
Le sembra che i cittadini rispondano bene ai progetti in cantiere?
Direi di sì…certamente la partecipazione alle varie iniziative promosse è stata massiccia, ad esempio in occasione della festa dei popoli, che si è svolta a Forlì nel mese di giugno, c’è stata una grande adesione. Ma ancora molto si può fare: porteremo avanti l’impegno nell’organizzazione di momenti di carattere formativo promuovendo il rispetto della persona umana e il superamento delle differenze. E ancora, richiamando l’attenzione sui comportamenti responsabili da assumere ogni giorno, come l’impiego razionale della risorsa acqua.