Diritti Umani: basta con le censure!
La redazione
Domani, alle ore 11.00, davanti alla sede Rai di viale Mazzini, a Roma e in 200 altre città gli italiani rinnoveranno l’impegno per i diritti umani. Flavio Lotti: “Mettiamo fine al paradosso italiano. Per promuovere il rispetto dei diritti umani serve l’impegno di tutti”.
in 200 altre città gli italiani rinnoveranno l’impegno per i diritti umani
Alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace,
ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“In Italia c’è un capitale enorme che testardamente non viene valorizzato, che non si vuole né mostrare né ascoltare. La politica e l’informazione (con poche lodevoli eccezioni) lo ignora o lo guarda con fastidio. Ma se si vuole difendere davvero i diritti umani e, allo stesso tempo, tentar di uscire dalla grave crisi che stiamo vivendo non si può farne a meno.
Sono le migliaia di cittadini, giovani, amministratori locali, insegnanti, gruppi, associazioni, organizzazioni ed Enti Locali che dedicano una parte importante del proprio tempo, delle proprie competenze e del proprio denaro per difendere e promuovere i diritti umani, per diffondere solidarietà, moltiplicare la cooperazione, promuovere la giustizia sociale, accrescere la consapevolezza, sollecitare la partecipazione, costruire la cultura della pace, della nonviolenza e dei diritti umani.
Sono la “società civile responsabile” che ha scelto di reagire all'ingiustizia, alla violenza e all'oppressione con azioni quotidiane ed efficaci. Agiscono laddove colpisce il morso della fame o dove bisogna fare i conti con gli effetti terribili dell’ingiustizia planetaria, là dove regna l'arbitrio e la legge della giungla, là dove la lotta per la democrazia, la verità e la giustizia si paga con la vita, le persecuzioni, la tortura, la galera, là dove si è poveri e dunque non si ha nulla, dove manca l'acqua e ogni altro diritto, là dove dominano gli interessi economici delle multinazionali, in mezzo alla guerra o là dove si devono fare i conti con le sue terribili conseguenze, là dove ogni giorno si lotta per la sopravvivenza.
Il paradosso è che mentre il mondo precipita nella crisi più difficile, mentre problemi si moltiplicano e le soluzioni diventano più difficili e complesse, in Italia, chi si impegna per la pace e i diritti umani viene quasi sempre escluso, marginalizzato, attaccato o deriso. O servi a qualcuno o sei cancellato.
Il paradosso è che questa straordinaria energia vitale anziché essere intelligentemente sfruttata e potenziata per migliorare la convivenza dentro e fuori il nostro paese, non suscita alcun interesse sia nel mondo politico che in quello dell’informazione che spesso la mal sopportano, ne ignorano le proposte e gli allarmi. Non mancano mai naturalmente i tentativi di strumentalizzazione e le pacche sulle spalle. Ma se la politica e l’informazione ignorano i difensori dei diritti umani e i costruttori di pace non sono né una politica né un’informazione di pace. Allo stesso modo, un governo che non riconosce, valorizza e sostiene i propri cittadini che s’impegnano personalmente e spesso gratuitamente, a costo di piccoli e grandi sacrifici, per costruire pace, giustizia, rispetto dei diritti umani non è un governo di pace. E questo ci fa solo del male.
Anche per questo, domani 10 dicembre, 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, saremo alle ore 11.00 davanti ai cancelli della sede Rai di viale Mazzini a Roma e in 200 altre città italiane.”
Perugia, 9 dicembre 2008
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