Darfur: Ambasciatore Usa a Onu, Bashir responsabile dei morti
AGI Mondo ONG
Il presidente sudanese, Bashir, "deve essere ritenuto responsabile di ogni morte" in Darfur. Lo ha affermato l’ambasciatore Usa all’Onu, Susan Rice, parlando al Consiglio di Sicurezza.
"E' il governo del Sudan – ha aggiunto la Rice – ad aver creato questa crisi e ora deve porle fine".
Ieri il leader del principale gruppo di ribelli del Darfur ha annunciato la fine dei colloqui di pace con il governo sudanese dopo l'espulsione delle agenzie umanitarie dal Paese decisa da Khartoum. Il capo del Jem (Justice and Equality Movement), Khalil Ibrahim, ha riferito che il suo gruppo non partecipera' piu' ai colloqui con il presidente Omar al Bashir, mediati dal Qatar. "Abbiamo deciso collettivamente di non andare a Doha a meno che Bashir consenta alle 13 Ong internazionali espulse dal Paese di tornare in Sudan", ha sottolineato Ibrahim, chiedendo inoltre il rilascio dei prigionieri del Jem come condizione per la ripresa del dialogo.
Il Jem aveva firmato lo scorso mese a Doha un accordo con Khartoum su un pacchetto di misure che spianavano la strada a nuovi negoziati di pace. Ma all'inizio di marzo il gruppo aveva sottolineato che i colloqui di pace con il governo sudanese non erano piu' possibili, dopo l'ordine di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale contro Bashir, accusato di crimini di guerra in Darfur.
Fonte: agimondo.org
21 marzo 2009