Dall’Africa arriva una richiesta: “Pari dignità”
Elisabetta Norzi
La cooperazione italiana è giusto che ripensi se stessa perché possa acquisire maggiore efficacia. Ne parla Patrizia Sentinelli, viceministro degli affari esteri, che ha partecipato oggi ai lavori dell’Assemblea dell’Onu dei Popoli, nel pomeriggio dedicata ai paesi africani.
Patrizia Sentinelli, viceministro degli affari esteri con delega per la cooperazione internazionale e l’Africa sub-sahariana, ha partecipato oggi ai lavori dell’Assemblea dell’Onu dei Popoli, dedicata nel pomeriggio all’Africa.
Sentinelli, la richiesta che è arrivata oggi dai partecipanti africani all’Assemblea è quella di pari dignità…
E’ una richiesta molto importante, ma questo significa che bisogna lavorare per fare partnership con i diversi paesi africani. E cioè individuare i paesi, capire le specificità di ognuno, e avviare politiche economiche e di cooperazione adeguate. Oggi i rappresentanti dei diversi paesi africani hanno domandato di essere ascoltati e di essere protagonisti attivi del loro futuro.
Si parla molto in questo periodo, soprattutto all’estero, dell’efficacia della Cooperazione internazionale.
Giunta alla maturità, si può dire, la cooperazione è giusto che ripensi se stessa. Anche la cooperazione italiana deve ripensarsi, perché porti davvero sviluppo e autonomia ai paesi e superi l’assistenzialismo. Non si può lavorare per frammentazione, per singoli progetti, ci vogliono politiche coerenti e coordinate, non solo in Italia, ma tra tutti i paesi che fanno cooperazione.
Per quanto riguarda i finanziamenti alla cooperazione previsti dalla Finanziaria?
I fondi iniziali stanziati per il 2008 superano di 100 milioni di euro quelli messi a disposizione lo scorso anno. Anche se le risorse sono state aumentate, però, non è stata raggiunta la cifra che l’Italia si era prefissata di stanziare per raggiungere gli obiettivi del millennio. Al di là dei fondi, il lavoro maggiore da portare avanti è quello per una maggiore efficacia della cooperazione.