Così in terra, un film su Don Luigi Ciotti
Libera
Venerdì 8 giugno alle 21.15 su Rai Tre sarà trasmesso il film su Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera e del Gruppo Abele.
Sarà trasmesso in prima visione assoluta venerdì 8 giugno alle 21.15 su Rai Tre “Così in terra”, film prodotto da Paolo Benzi per OktaFilm con Rai Cinema e col sostegno di Fondazione Unipolis, COOP e Fondo Audiovisivo Friuli Venezia Giulia. A firmare la regia è Paolo Santolini, che insieme alla sua squadra, per tre anni ha seguito, con discrezione e cura, la vita di don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera e del Gruppo Abele.
“Fotografare e documentare lo stato del Paese attraverso le forme di opposizione e invenzione incarnate dal “fare” di don Luigi Ciotti – spiega Santolini – è per noi un nitido atto di speranza. A motivarci sono stati il suo impegno di cinquant’anni nel sociale, autentico terreno della politica, la sua coerenza, la sua testardaggine, la sua capacità di anticipare e intervenire con gesti cruciali nel tessuto vivo della società. Lo abbiamo scelto come guida nella nostra esplorazione, perché siamo certi che solo vedendo al lavoro una persona come lui, che non separa il pensare dal fare e il fare dal pensare, sia possibile oggi cogliere il reale stato delle cose.
Il film in sintesi
Don Luigi Ciotti viaggia sempre con due testi sotto braccio: il Vangelo e la Costituzione italiana. Sono gli strumenti della “rivoluzione delle coscienze” che pratica ogni giorno. Un lavoro costante e instancabile volto a cucire e ricucire le parti sane dell’Italia. Una coperta fatta di scampoli, che unisce e dà forza, ricordandoci che parole abusate, svuotate e tradite come giustizia, antimafia, istituzioni, welfare, etica, morale, democrazia, solidarietà ci appartengono e vanno restituite al loro senso originario. Che è possibile, insieme, ripensarle e riappropriarsene.
La straordinaria forza carismatica di Don Ciotti, la coerenza dei suoi gesti nel corso di anni di grande trasformazione politica, sociale, antropologica, lo hanno reso uno degli uomini più esposti e a rischio d’Italia, un obiettivo sensibile, un prete ribelle, libero, instancabile, scomodo, eretico.