Contro l’ingiustizia, la miseria, la guerra. Il Gruppo Abele aderisce alla Marcia
Mauro Sarti
L’associazione di Luigi Ciotti partecipa alla manifestazione che si svolgerà domenica 7 ottobre. Ventiquattro chilometri per promuovere “tutti i diritti umani per tutti”.
In marcia da Perugia ad Assisi per chiedere la pace. Anche quest'anno l'invito della Tavola della Pace e del Coordinamento nazionale degli Enti locali è quello di "muoversi" per realizzare la possibilità concreta per tutti di godere del diritto alla vita, alla libertà, al cibo, alla salute, all'educazione, ad un lavoro dignitoso, all'ambiente, alla pace.
Il Gruppo Abele (www.gruppoabele.org ) , insieme a numerosissime altre realtà del volontariato sociale e non solo, ha voluto aderire con la propria presenza agli ideali che la marcia promuove, testimoniando concretamente l'impegno dell'Associazione per debellare l'ingiustizia, la miseria, la guerra.
Il corteo della Perugia-Assisi partirà domenica 7 ottobre alle ore 8 dai Giardini del Frontone di Perugia, mentre l'arrivo è previsto per le ore 15 alla Rocca Maggiore di Assisi. "Non si tratta di una gara podistica – spiegano gli organizzatori -. Tutti sono invitati a partecipare anche se non se la sentono di completare per intero il percorso".
Alla vigilia del sessantesimo Anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti umani, la marcia della pace (la cui prima edizione risale al 1961, da un’intuizione dell’intellettuale e pacifista Aldo Capitini) propugna la diffusione di una corrente alternativa al dilagare del terrore e dell'insicurezza, auspicando una vera e propria globalizzazione dei diritti umani.
Oltre all’appuntamento itinerante di domenica 7 ottobre, sono previste, fin da lunedì 1 ottobre, più di 500 iniziative in tutta Italia, tra proiezioni, conferenze, dibattiti e campus formativi, raccolte sotto il nome di “Settimana della Pace”. Molteplici gli obiettivi di questo ampio ventaglio di appuntamenti: sviluppare un’azione culturale e politica diffusa, capillare ed efficace; dare a tutti la possibilità di far sentire la propria voce; testimoniare che l’impegno di pace non si può esaurire nello spazio di un giorno; avere il tempo di affrontare e far emergere la “complessità della pace”.
“La marcia – spiegano gli organizzatori – sarà l’occasione per dare voce alle vittime della miseria e dell’oppressione, delle guerre e della violenza. A loro vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza. Insieme a loro vogliamo riscoprire il valore autentico e irrinunciabile della solidarietà”. Quest’anno sarà posta particolare attenzione alla situazione del continente africano e del Medio Oriente.
A conclusione di questa intensa settimana, prenderanno avvio numerosi progetti di educazione alla pace, che si svilupperanno lungo tutto il 2008, anno in cui ricorre il sessantenario sia della Dichiarazione universale dei Diritti umani che quello della Costituzione Italiana. Il 2008 sarà anche l’Anno europeo del dialogo interculturale. Anche in vista di questo appuntamento, la Tavola della pace e il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani stanno predisponendo un vasto programma nazionale di attività informative e didattiche.