Contro il razzismo migliaia di immigrati in piazza
La redazione
"Stanchi del razzismo" è lo slogan che ieri ha visto scendere in piazza oltre diecimila persone a Castel Volturno alla Manifestazione per chiedere un patto sociale di solidarietà, diritti, dignità e permesso di soggiorno per tutti!
Oltre diecimila persone, molte migliaia di migranti e rifugiati, insieme agli studenti dell'Onda, all'associazionismo antirazzista, ai sindacati e ai movimenti hanno manifestato a Castelvolturno nell'anniversario della strage terroristica dei lavoratori africani del 18 settembre 2008 ad opera dei sicari mafiosi.
Migliaia di immigrati africani hanno partecipato al corteo sulla Ss Domiziana per la manifestazione nazionale antirazzista. Indetta da diverse sigle dell'area antagonista e no-global, dell'Arci, Cgil, Cisl e Uil e l'Alto commissariato per i rifugiati.
Tra i partecipanti il vescovo di Capua Bruno Schettini, l'assessore provinciale napoletano all'Immigrazione Isadora d'Aimmo, i parlamentari del Pd Rosa Suppa, Pina Picerno e Andrea Sarrubbi, il neocommissario di Prc in Campania Giusto Catania, il direttore del Consiglio italiano per i rifugiati Christopher Hein, il sindaco di Castelvolturno Francesco Nuzzo. Ad aprire la manifestazione il gonfalone della Regione Campania e lo striscione che reca la scritta "La primavera antirazzista comincia".
Tra gli slogan scanditi:''permesso di soggiorno per tutti'', ''no alla militarizzazione del territorio'', ''basta al controllo documenti agli immigrati''.
La mobilitazione, che ha espresso anche la propria solidarietà con i cittadini dell'Abruzzo (con una raccolta di fondi per i progetti di aiuto dal basso), ha visto partecipazioni da tutta la regione e dal Lazio per rivendicare permesso di soggiorno, diritti di cittadinanza, dignità e accoglienza.
Una manifestazione che ha posto anche delle rivendicazioni pressanti sul piano locale, dalla difficile condizione di profughi e rifugiati alla richiesta di un'immediata delibera regionale che prenda posizione contro il rischio di un CIE anche in Campania, alla rivendicazione di un calendario certo e stringente per cominciare a costruire le strutture di una vera accoglienza nella regione.
Fonte: http://www.casertanews.it/
19 aprile 2009
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La strage di camorra che il 18 settembre sterminò 7 innocenti, un italiano e 6 africani a Castel Volturno, ha portato all’attenzione nazionale un territorio abbandonato da anni. Ma dopo la caccia ai camorristi si è aperta la “caccia” agli immigrati senza permesso di soggiorno: lavoratori, spesso vittime di un intollerabile sfruttamento, in un clima di omertoso silenzio! Ciò avviene perché la legge Bossi-Fini impedisce la regolarizzazione degli immigrati “imprigionando” uomini e donne nella clandestinità.
I lavoratori immigrati che vi invitano a questa mobilitazione sono gli stessi lavoratori stagionali che raccolgono le arance, le patate, i pomodori, le donne straniere inchiodate al ruolo di badante con orari interminabili e salari da fame. Ma anche gli immigrati che oggi sostengono in maniera determinante le casse dell’Inps, eppure rischiano di non vedere mai la pensione…chi viene licenziato dalle fabbriche ed insieme al lavoro perde anche il diritto ad avere il permesso di soggiorno. E’ la logica spietata di chi vuole braccia ma non persone e che peggiora le condizioni e i livelli di garanzia di tutti i lavoratori. La crisi colpisce duro, gli italiani e immigrati, eppure in risposta alla crisi il governo adotta la strategia del “dividi e comanda” producendo differenze. A fare da sfondo c’è il pericoloso clima di criminalizzazione dei migranti, che alimenta la guerra tra poveri con l’inquietante corollario di ronde e linciaggi.
Il razzismo ci distrae dalle vere emergenze sociali (affitti e mutui da pagare, tante donne ricacciate a casa, tagli alla scuola) per questo in tanti/e saremo a Castel Volturno per ribadire che Non c’è sicurezza senza diritti
Il Governo vuole approvare il “Pacchetto Sicurezza”, UNA serie di provvedimenti discriminatori verso gli immigrati: l’ingresso ed il soggiorno irregolare diventeranno reato! Chi è senza permesso di soggiorno rischierà la denuncia del medico curante, non potrà riconoscere un figlio, sposarsi, inviare i soldi ai familiari nei paesi di origine. Sarà ostacolato il rinnovo del permesso di soggiorno, sarà più difficile ottenere la residenza, verrà limitato il ricongiungimento familiare. Tutto ciò cosa c’entra con la sicurezza? Ciò favorirà la criminalizzazione degli immigrati nell’immaginario collettivo, richiederà ingenti fondi economici a soli scopi repressivi, provocherà l’esclusione sociale dei migranti, non sarà utile al contrasto della criminalità o al sentimento diffuso di insicurezza.
Ma una speranza diversa viene dal protagonismo dei migranti e dall’indignazione di tanti, come qui medici che vogliono curare e non denunciare, e tutti coloro che non ci stanno ad accettare la cultura dell’odio, del razzismo, delle leggi speciali. Non restare indifferenti!! Non avere paura!!
Da Castel Volturno, ieri la manifestazione è stata organizzata per abbattere i ghetti, per i diritti di cittadinanza per emergere dalla clandestinità.
Contro il lavoro nero, la speculazione, lo sfruttamento e l’usura per la qualità del lavoro per tutti, base per una vera rinascita del territorio.
Per l’apertura di strutture di accoglienza in Campania contro il disagio abitativo.
Per il ritiro del “pacchetto sicurezza”. Contro tutti i razzismi, la Camorra, la Repressione e la Militarizzazione del Territorio.
Contro l’istituzione di Centri di Detenzione dei migranti in Campania e altrove. Utilizziamo i fondi stanziati per essi in iniziative di sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi.
Perché i cittadini italiani e stranieri possano liberarsi della camorra e costruire sicurezza sociale (Diritto al reddito, alla casa, al lavoro, alla salute, allo studio. Diritto al permesso di soggiorno).
Contro la clandestinità per l’emersione dei migranti da anni in Italia ma ancora irregolari; Basta stragi nei mari c’è bisogno di prevedere canali di ingresso regolari. Affinchè i permessi di soggiorno siano congelati in caso di licenziamento, cassa integrazione, mobilità. Per garantire il diritto di asilo e di accoglienza. Per il diritto di voto, il diritto alla cittadinanza.
Hanno promosso l'evento: Rete antirazzista campana e Movimento dei Migranti e dei Rifugiati.
Fonte: http://www.meltingpot.org/
18 aprile 2009