Combattere il terrorismo!
La redazione
Deposizione di una corona di fiori al cimitero alleato di Rivotorto e omaggio floreale alla statua di S. Benedetto in Norcia
COMBATTERE IL TERRORISMO!
Europa, America e Israele uniti!
DIFENDIAMO VERITA’ E INTELLIGENZA!
Basta falsità
Basta conformismo
Basta cervelli all’ammasso!
Martedì 11 settembre 2007, ore 11,00 – 12,30
Deposizione di una corona di fiori al cimitero alleato di Rivotorto e omaggio floreale alla statua di S. Benedetto in Norcia
Per ricordare degnamente le 3.000 vittime delle Torri Gemelle.
Come ogni anno l’11 Settembre invitiamo i veri democratici di tutto il mondo ad incontrarci idealmente sulla piazza di Norcia, ai pedi della statua di San Benedetto patrono d’Europa, l’Europa e l’Occidente sotto attacco del terrorismo islamista.
Due sono i nemici della civiltà: l’attacco esterno e la confusione interna.
Il secondo è sempre il più pericoloso: oggi consiste nella propalazione quotidiana dei falsi storici del pacifismo filo-comunista, consiste nel seminare l’idea che i problemi del mondo sarebbero causati dall’Occidente, dall’Europa e dall’America. Consiste nell’odio e disprezzo di sé, di tutta la propria storia e civiltà.
Ma il terrorismo che oggi insanguina il pianeta è solo islamico: povertà e fame del terzo mondo non c’entrano nulla col fanatismo islamista! La sua molla è il revanscismo etnico-religioso, l’invidia, il timore che modelli occidentali minaccino le oligarchie di quei paesi!
Gli stati arabi, con le immense ricchezze petrolifere, sono in verità una delle aree più ricche del pianeta!!
Gli Israeliani sono disponibili alla convivenza con uno stato palestinese, ma sono gli arabi che non vogliono Israele!
Solo la demagogia pacifista e filocomunista, aduse al gioco delle tre carte per raggiungere ad ogni costo il potere, giustifica i terroristi col paravento della fame e della povertà, dell’ingiustizia!!
San Benedetto di Norcia (480-546 dopo Cristo) è patrono d’Europa non per caso, ma per una profonda e riconoscente consapevolezza.
L’intuizione benedettina di un monachesimo non più solo meditativo (come dalla millenaria tradizione orientale), bensì capace di coniugare la spiritualità con il lavoro e soprattutto col recupero della cultura classica, ebbe un successo straordinario (migliaia di insediamenti benedettini sparsi in tutta l’Europa occidentale), perché interpretò un bisogno reale, una speranza viva e vera dei popoli del tempo, angustiati dall’immiserimento e dalla violenza che la decadenza e caduta dell’impero romano aveva comportato con sé.
Subito gli insediamenti benedettini furono (oltre ad oasi di sicurezza, di pace e di preghiera) anche cellule economicamente autosufficienti; recuperando e sviluppando le cognizioni e le tecniche agricole e idrauliche, riconquistarono alla civiltà immensi territori (abbandonati ormai da secoli) e gettarono il seme di quella “ripartenza” che maturò dopo il Mille nella rinascita delle città, delle manifatture, dei commerci, della borghesia, delle Università.
La stessa figura storica e religiosa di Francesco di Assisi (donare la ricchezza, donarsi, richiamare in amore ogni individuo alla coscienza e alla spiritualità), non è comprensibile senza la “ripartenza” benedettina, non sarebbe stata possibile: la ricchezza per essere donata deve essere prima prodotta.
Con queste importanti basi (inevitabilmente nel crogiolo di secolari tensioni, egoismi, guerre, innovazioni e contaminazioni) le civiltà europee e poi occidentali sono pervenute al moderno umanesimo capitalista, alle nostre società -piene di difetti- bensì capaci di criticare se stesse e di migliorarsi, di diffondere a livelli di massa benessere e dignità dell’individuo, NEI CINQUE CONTINENTI.
Il fenomeno attuale del grande terrorismo internazionale non è ancora ben compreso dall’opinione pubblica europea. Interessi politici di bassa lega che da decenni imperversano sulla stampa, sulle tv, nel cinema, nelle università e nelle scuole, nascondono la natura dell’attacco alla nostra civiltà.
La politica degli stati europei verso l’immigrazione e la doverosa integrazione deve invece adeguarsi alla effettiva posta in gioco:
ogni cultura ospite in Europa si conformi e faccia propri i valori fondanti e universali della democrazia, delle libertà personali di uomini e donne, della sovranità popolare.
NESSUNA TOLLERANZA A CHI DIFFONDE INTOLLERANZA!
Per info:
Unione per le libertà
unioneperleliberta@libero.it