CNCA: “A Brescia gli immigrati difendono la legalità”
CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
La Federazione esprime il proprio forte dissenso per lo sgombero del presidio.
Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime il proprio forte dissenso per lo sgombero del presidio organizzato a Brescia, nel cantiere della Metrobus, ai piedi della gru dove si sono issati sei immigrati che chiedono la regolarizzazione dei tanti stranieri che hanno partecipato alla sanatoria del 2009.
“Noi stiamo dalla parte degli immigrati che lottano per potersi inserire nel nostro paese”, afferma Lucio Babolin, presidente del CNCA. “Lavorano, pagano i contributi e vogliono essere in regola: perché ci si dovrebbe opporre? Sono loro che stanno dalla parte della legalità. Non lo sono invece i datori di lavoro, molto spesso italiani, che hanno truffato persone disperate spillandogli soldi in cambio di una disponibilità a firmare le carte della regolarizzazione, poi negata. Una storia come questa fa giustizia di tutte le sciocchezze e la demagogia con cui si parla degli immigrati come possibili criminali.”
“Con lo sgombero di oggi”, continua Babolin, “si vuole forse ‘rimuovere’ il problema, impedire che venga fuori la vera realtà in cui si trovano a vivere le persone straniere. Dà fastidio che sei persone, e altri con loro, denuncino la ‘truffa’ perpetrata a loro danno da cittadini italianissimi e, in fondo, anche da uno stato che i (tanti) soldi per la regolarizzazione si li è presi. Ma anche su questo gli immigrati sono un esempio per tutti noi: come a Rosarno, non abbassano il capo, decidono di farsi sentire, di chiedere giustizia.”
“Fa rabbia e tristezza”, nota ancora Babolin, “vedere che il nostro paese – rispetto a un problema cruciale quale è l’immigrazione – è capace solo di usare la forza e vellicare le paure di una parte della cittadinanza. Così si finisce per andare contro le normative internazionali – vedi le misure del pacchetto sicurezza appena approvato dal Governo in materia di espulsione dei cittadini comunitari – e abbandonare le vittime a se stesse, rafforzando gli sfruttatori e il racket, come avverrebbe con il foglio di via per le persone prostitute e l’introduzione del reato di prostituzione all’aperto. Tanto più che anche in quest’ultimo caso, lo sappiamo tutti, è chi ha annunciato un tale provvedimento che dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza.”
“Il CNCA”, conclude Babolin, “appoggerà la lotta degli stranieri per la legalità in tutti i modi possibili. Il CNCA Lombardia ha aderito al gruppo di associazioni che sostiene la medesima iniziativa di Brescia nel capoluogo lombardo, dove alcune persone migranti sono salite sulla ex torretta “Carlo Erba”. Non cederemo alla violenza e all’ipocrisia di chi sulla pelle degli immigrati, in vari modi e per diverse ragioni, specula in modo vergognoso.”
Info:
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA)
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