Città militarizzate e stretta sugli immigrati
Marcella Ciarnelli
Nel testo approvato ieri dal Senato, anche l’aggravante clandestinità per gli immigrati non in regola che commettono reati. Sì all’impiego di 3.000 soldati.
Sospensione dei processi per i reati meno gravi commessi fino al 30 giugno 2002; uso dell’esercito nelle città per garantire la sicurezza; articolo 416-bis anche per le mafie straniere; aggravante di clandestinità per gli immigrati non in regola che commettono reati. Sono alcune delle novità principali contenute nel decreto sicurezza licenziato ieri dal Senato.
Sospensione processi Sono sospesi per un anno tutti i processi per reati puniti fino a 10 anni di reclusione, che siano stati commessi fino al 30 giugno 2002, quando lo stato del processo sia tra l’udienza preliminare e il dibattimento di primo grado. L’opposizione denuncia una norma “salva-premier” in quanto sarebbe sospeso anche il processo Mills, nel quale è imputato Silvio Berlusconi. Sono esclusi dallo “stop” i processi in cui gli imputati sono detenuti, quelli per terrorismo, contro i minori, di criminalità organizzata e quelli commessi in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. L’imputato può rinunciare alla sospensione; in ogni caso la prescrizione resta sospesa. Per le parti lese, è possibile trasferire l’azione in sede civile. Per processi che andrebbero sospesi, le parti possono proporre patteggiamento, anche se la richiesta era già stata presentata o erano scaduti i termini.
Soldati anti-crimine Approvato l’impiego in caso di emergenze particolari all’uso delle forze armate fino a 3.000 unità e per non più di sei mesi. A causa dei tagli della Finanziaria 2008, è stato dimezzato il contingente di forze dell’ordine disponibili (da 3.200 a 1.500 circa) per il presidio estivo dei litorali. Ma l’impiego dei 3.000 militari previsti dal decreto sicurezza dovrebbero consentire, stando a quanto riferito da Maroni, di liberare polizia e carabinieri in numero adeguato a coprire il “buco” che si era creato sulle spiagge.
Pene più severe se identità è falsa Inasprite le pene per chi dichiara una falsa identità a un pubblico ufficiale: reclusione da uno a sei anni (prima il massimo era tre anni). Introdotta la stessa pena anche per chi, per impedire l’identificazione, “altera parti del proprio o dell’altrui corpo”.
Cambia 416-bis, condanne più dure, anche per stranieri Aumentano di due anni le pene per l’associazione mafiosa e si estende il reato anche alle “organizzazioni” straniere.
Precedenza per reati contro infortuni sul lavoro Nella formazione dei ruoli d’udienza i tribunali dovranno dare “priorità assoluta” ai reati commessi in violazione delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Carcere per chi affitta a clandestini Reclusione da sei mesi a tre anni per chi dà alloggio, “al fine di trarre ingiusto profitto”, a immigrati clandestini. Prevista anche la confisca della casa. Inasprite le pene per chi dà lavoro a stranieri senza permesso di soggiorno.
L’aggravente clandestinità Pene aggravate di un terzo se a compiere reato è un soggetto presente illegalmente in Italia.
Ergastolo per chi uccide pubblico ufficiale Introdotta l’aggravante che comporta l’ergastolo nel caso di omicidio di un ufficiale di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria.
Espulsioni più facili per stranieri Si ampliano i casi di espulsione su ordine del giudice per gli stranieri condannati. Sarà espulso chi è condannato a più di due anni di reclusione (prima era 10 anni). Obbligatorio l’arresto dell’autore, anche se non c’è flagranza, e si procede con rito direttissimo.
No a gratuito patrocinio per condannati mafia I mafiosi già condannati non potranno più avvalersi del gratuito patrocinio.
L’Unità
25 giugno 2008