C’è il Governo Monti, le prime reazioni dalle associazioni


Giorgio Beretta - unimondo.org


Le prime riflessioni e i commenti a caldo del mondo dell’associazionismo, raccolti da Unimondo, per il nuovo Governo presieduto da Mario Monti.


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C’è il Governo Monti, le prime reazioni dalle associazioni

Il Governo presieduto da Mario Monti ha prestato giuramento questo pomeriggio al Palazzo del Quirinale. “Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Senatore Professor Mario Monti e i Ministri hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato, pronunciando la formula di rito” – riporta la nota del Quirinale.

Un esecutivo convincente” – commentano le Acli. “Figure di alto profilo – sottolinea il presidente delle Acli Andrea Olivero. Persone esperte e autorevoli, tecnici ma non certo burocrati, donne e uomini che hanno costruito in questi anni, in ambiti pur diversi, un rapporto fecondo con la società civile. Un governo che non nasce “contro” la politica, ma al servizio della costruzione di una “buona” politica”. Olivero evidenzia tra gli aspetti più positivi della nuova compagine di governo “la scelta di affidare a tre donne tre ministeri chiavequali l’Interno, il Welfare e la Giustizia; l’incarico per il ministero della cultura ad un figura autorevole e stimata quale Lorenzo Ornaghi; l’innovazione rappresentata dalla delega alla Cooperazione e all’Integrazione: un salto di qualità davvero apprezzabile – spiega il presidente delle Acli –, sia in riferimento alla persona incaricata, Andrea Riccardi, che alla scelta di legare cooperazione internazionale e immigrazione, il segno di una lettura finalmente moderna ed europea dei processi migratori”.

Le Acli si aspettano ora “che il Governo possa presentare, nel più breve tempo possibile, un pacchetto di proposte e di riforme da discutere innanzitutto con le parti sociali e da spiegare quindi all’intero Paese, perché i cittadini sappiano a fronte di quali prospettive saranno chiamati a cambiamenti o sacrifici”. Tra le questioni più urgenti e difficili c’è la delega assistenziale, che per Andrea Olivero, “presenta elementi di assoluta iniquità, e che non potrà che essere ritirata o radicalmente modificata nella prospettiva di andare ad avviare un vero processo di rinnovamento del welfare italiano”.

Tra i primi commenti dalle associazioni vi è il “segnale positivo” – espresso da Oxfam Italia – per la nomina di Andrea Riccardi nella funzione di Ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione. “L’istituzione di questo ministero è un indiscutibile segnale della volontà di rilanciare la cooperazione dell’Italia come parte rilevante della politica estera e del suo ruolo internazionale” – ha dichiarato Francesco Petrelli, presidente di Oxfam Italia, esprimendo le sue felicitazioni per il varo del nuovo Governo e augurando buon lavoro al Primo Ministro incaricato Mario Monti “per il difficile compito che si accinge ad assolvere”. “Siamo fiduciosi – continua Petrelli – che si possa aprire una nuova stagione che riaffermi i valori di solidarietà e apertura al mondo e tuteli al tempo stesso la credibilità dell’Italia. Ciò appare indispensabile dopo anni segnati da una politica costante di dismissione della cooperazione e dal mancato rispetto degli impegni internazionali. Una politica che ha portato l’Italia in fondo alla lista dei paesi donatori con un taglio che ha superato il 50% negli ultimi tre anni”.

Il Cesvi si complimenta con l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata per la nomina a Ministro degli Esteri. “Siamo contenti e orgogliosi di questa decisione del Governo che ha scelto uno dei nostri migliori diplomatici per un ruolo cruciale a livello internazionale” – dichiara Giangi Milesi, presidente Cesvi. “Siamo contenti perché l’Ambasciatore Terzi ha dimostrato nei suoi incarichi diplomatici a Washington, New York, Israele e come direttore politico della Farnesina capacità e competenza nelle questioni euro-atlantiche più delicate. Terzi è inoltre una personalità di grande sensibilità umanitaria come dimostra la sua partecipazione attiva nella nostra organizzazione. Questo – oltre a renderci orgogliosi – ci fa ben sperare che il sistema Italia si rafforzi e sappia dare il giusto peso ai temi della solidarietà e della cooperazione internazionale”.

Commentando la nomina di Corrado Clini a ministro dell’Ambiente, il vice presidente di Legambiente, Sebastiano Venneri, afferma che à “una persona seria e competente che giudicheremo dai fatti”. “Clini, da anni direttore generale del dicastero, è persona affidabile che soprattutto – aggiunge Venneri – sa di cosa parla. L’altra buona notizia comunque, è che esiste ancora un Ministero dell’Ambiente. Si parlava di un accorpamento e invece, per fortuna, il Ministero è rimasto ed è in buone mani”.

Anche il Forum del Terzo Settore esprime al premier Mario Monti il suo apprezzamentoper l’istituzione dei due nuovi Ministeri alla Cooperazione internazionale e integrazione e alla Coesione territoriale, a riconoscimento del ruolo cruciale di queste tematiche alle quali il terzo settore è molto attento. “Già ieri – ha dichiarato il Portavoce del Forum, Andrea Olivero – il professor Monti ci ha dimostrato una grande disponibilità ascoltando con attenzione le nostre istanze. Adesso il nostro augurio è che la nuova squadra prosegua nella direzione intrapresa, pur consapevoli delle difficoltà che il nostro Paese sta attraversando e dei sacrifici che verranno richiesti ai cittadini”. “Chiediamo in particolare attenzione e impegno affinché venga realizzata al più presto un’ampia riforma del sistema di welfare, condivisa con tutte le parti sociali ed i cittadini, che garantisca equità sociale e giustizia, e che siano indicate le strade per uscire dalla crisi”. “Ribadiamo al nuovo Governo – conclude il portavoce – la piena disponibilità del Forum a partecipare con responsabilità ad ogni percorso volto a garantire crescita ed equità sociale per il nostro Paese”.

Nei giorni scorsi il Forum delle Associazioni di ispirazione cattolica del mondo del lavoro aveva sostenuto la proposta di un “governo di responsabilità nazionale” per avviare un serio programma di risanamento e di ricostruire la credibilità del nostro Paese a livello internazionale. Il Forum dei cattolici richiamava inoltre “la necessità di tagliare drasticamente anche i costi della politica, e di riformare la legge elettorale, per ridare ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento”

Fonte: Unimondo.org

16 novembre 2011

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