Cancellare gli F35 farà bene all’Italia e all’Umbria
Flavio Lotti
L’Italia non può più permettersi di buttare così tanti soldi in strumenti di morte. Quelli che ci restano nelle casse dello Stato dovranno essere investiti sulle persone, sulle famiglie e in particolare su quelle più in difficoltà.
“Senza i cacciabombardieri F35 ci sarà un disastro economico e occupazionale per il nostro territorio.” L’allarme lanciato dal presidente della Oma Spa di Foligno ci consente di affrontare uno dei nodi più importanti del nostro tempo: come spendiamo i nostri soldi? La crisi è profonda, la coperta è corta, le scelte sono inevitabili. E chi si candida a governare il paese ha il dovere di parlare forte e chiaro.
1. Gli F-35 sono una delle più mostruose armi da guerra mai esistite sulla faccia della terra. Non sono stati pensati per difendere il nostro paese ma per combattere le guerre più devastanti nei luoghi più sperduti del mondo. “Erano stati presentati come aerei supertecnologici low-cost, ha scritto il New York Times, e sono diventati il programma più costoso del Pentagono con delle prestazioni sconfortanti.” Un solo F35 costa più di 100 milioni di euro.
2. Fino all’altro ieri, i generali italiani ne volevano comprare 131 ipotecando più di 15 miliardi di euro. Poi sono scesi a 90. Ma siccome i soldi non ci sono, hanno deciso di licenziare ben 43.000 militari e civili e utilizzare i soldi risparmiati per comprarli.
3. La partecipazione dell’Italia alla costruzione degli F35 si è già rivelata un disastro per l’industria aereonautica nazionale che comporterà da qui al 2018 la perdita di 11.000 posti di lavoro oggi impegnati nella costruzione del caccia europeo EFA. Ne sanno qualcosa i tecnici dell’Alenia.
4. Non so quali affari si sia procurata la Oma Spa di Foligno. So che il programma degli F35 è carico di guai ed è molto a rischio. Molti paesi come il Canada e l’Olanda si stanno sfilando e altri seguiranno. So che, se vuole salvarsi, farà bene a spostare sempre di più il suo baricentro sul civile.
5. Inutile negare la realtà. L’Italia non può più permettersi di buttare così tanti soldi in strumenti di morte. Quelli che ci restano nelle casse dello Stato dovranno essere investiti sulle persone, sulle famiglie e in particolare su quelle più in difficoltà. Cancellare gli F35 farà bene all’Italia e all’Umbria più di quanto oggi si possa immaginare. Al Presidente Tonti dico: incontriamoci, parliamone.
PS. E’ stato dimostrato che con 15 miliardi di euro si possono creare migliaia di posti di lavoro, costruire asili nido, sostenere le famiglie in difficoltà, costruire nuovi treni per i pendolari, mettere in sicurezza il territorio e le scuole,…
Flavio Lotti, candidato di Rivoluzione Civile alle elezioni politiche 2013
Perugia, 27 gennaio 2013