Boko Haram, guerra al governo: 118 morti


Rita Plantera


Men­tre va in scena a livello glo­bale l’interventismo non-umanitario dei Paesi che con­tano nel primo pro­dut­tore di greg­gio del con­ti­nente noir (sull’onda della rumo­rosa cam­pa­gna #Bring­Bac­kOur­Girls), Boko Haram porta la guerra al governo nige­riano nel cuore del Paese.


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bokoharamnigeria22mag

Men­tre va in scena a livello glo­bale l’interventismo non-umanitario dei Paesi che con­tano nel primo pro­dut­tore di greg­gio del con­ti­nente noir (sull’onda della rumo­rosa cam­pa­gna ), porta la guerra al governo nige­riano nel cuore del Paese. Sono almeno 118 i morti ammas­sati negli obi­tori e circa 46 i feriti del dop­pio atten­tato del 20 mag­gio a Jos, capi­tale dello stato di Pla­teau, nella Middle Belt della .

Le esplo­sioni hanno col­pito la zona cen­trale e più fre­quen­tata della città, a Ter­mi­nus, sede di negozi, uffici e di un affol­lato mer­cato oltre­ché dell’ospedale di zona. Due auto­bombe sono state fatte esplo­dere a distanza di circa mezz’ora l’una dall’altra: la seconda men­tre i pas­santi comin­cia­vano a radu­narsi per pre­stare soccorso.

Con­ti­nuano le ope­ra­zioni di soc­corso tra le mace­rie degli edi­fici crol­lati e i resti dei vei­coli bru­ciati alla ricerca di even­tuali soprav­vis­suti. E intanto un’altra zona di emer­genza si è aperta nelle remote regioni del nord-est. Secondo quanto rife­rito ieri dalla poli­zia, infatti, sospetti mili­ziani isla­mici avreb­bero attac­cato altre due volte que­sta set­ti­mana, prima e dopo le auto­bombe a Jos. Una prima volta lunedì pome­rig­gio nel vil­lag­gio di Shawa, ucci­dendo 10 per­sone. Shawa si trova a circa 7 km da Chi­bok, sce­na­rio il mese scorso del rapi­mento delle oltre 200 ragazze a seguito del quale l’intelligence di mezzo mondo ha invaso la Nigeria.

E poi ancora, all’alba di ieri, ore dopo l’attacco di Jos, nel distretto di Dam­boa dello stato del Borno. Uomini armati avreb­bero preso d’assalto il vil­lag­gio di Ala­garno facendo raz­zia di generi ali­men­tari e spa­rando sulla gente in fuga: circa 20 i morti. Come Shawa, anche Ala­garno dista poche miglia da Chi­bok.
Il pre­si­dente Good­luck Jona­than ha con­dan­nato gli attac­chi e annun­ciato misure di sicu­rezza inten­si­fi­cate tra cui una forza mul­ti­na­zio­nale intorno al Lago Ciad com­pren­dente bat­ta­glioni dal Ciad e dal Niger in aggiunta a quelli nige­riani. Nono­stante sia noto come la Middle Best — che divide il nord del Paese a mag­gio­ranza musul­mana dal sud cri­stiano — sia stata tea­tro di scon­tri etnici tra agri­col­tori cri­stiani del sud e pastori musul­mani del nord, in man­canza di riven­di­ca­zioni resta però Boko Haram l’indiziato prin­ci­pale per gli attac­chi di que­sti giorni.

Fonte: il Manifesto

22 maggio 2014

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