Basta! Ancora invasioni, arresti, devastazioni dell’esercito israeliano a Nablus
Luisa Morgantini
"Gli attuali raid, le chiusure, gli arresti e le confische portate avanti dall’esercito Israeliano contro Istituzioni, associazioni e persino scuole a Nablus sono azioni illegali, che rappresentano non solo una chiara violazione del Diritto Internazionale".
"Gli attuali raid, le chiusure, gli arresti e le confische portate avanti dall’esercito Israeliano contro Istituzioni, associazioni e persino scuole a Nablus sono azioni illegali, che rappresentano non solo una chiara violazione del Diritto Internazionale -e una maggiore sofferenza e ingiustizia della popolazione palestinese- ma anche un attacco diretto al Governo del Primo Ministro Palestinese Salam Fayyad, che sta dimostrando con ogni sforzo la sua volontà di mantenere l’ordine, la legalità e la sicurezza nella città e nell’intero Territorio Palestinese Occupato” ha dichiarato Luisa Morgantini, Vice Presidente del Parlamento Europeo condannando i recenti episodi avvenuti a Nablus, dove negli ultimi giorni oltre 50 veicoli militari delle forze israeliane sono entrate nella città, invadendo il comune, chiudendo le sedi di alcune associazioni di comunicazione, di assistenza medica e di donne, confiscando computer e anche forniture scolastiche e sanitarie.
"L’escalation dei raid israeliani è inaccettabile. Con una delegazione di Membri del Parlamento Europeo, lo scorso giugno, abbiamo visto lo sforzo dell’Autorità Palestinese per mantenere la sicurezza e abbiamo visto come questa sicurezza sia messa a repentaglio dalle azioni dell’esercito israeliano: incursioni, arresti, chiusure, bombe sonore esplose nel cuore della notte durante le invasioni, e ora anche l’ordine di chiudere il centro commerciale di Nablus, che include 50 negozi e uffici, minacciando con cinque anni di prigione chiunque vi entri. Questi ordini dell’Autorità militare israeliana sono illegali e senza alcuna validità, come ha denunciato giustamente il Primo Ministro Salam Fayyad, che si è recato a Nablus, ieri 10 luglio, chiedendo ai negozianti di riaprire le loro attività commerciali e di resistere in modo non-violento.
Fino a quando continuerà questo tipo di politiche, come possiamo credere veramente che il Governo Israeliano stia sinceramente cercando un partner per la pace e per i negoziati?
Al contrario, tutto questo rappresenta un attacco diretto ad ogni opportunità per la pace, mostrando l’arroganza dell’occupazione israeliana e l’ipocrisia del Governo israeliano, che afferma di sostenere la leadership palestinese, rappresentata dal Presidente Mahmoud Abbas e dal Primo Ministro Salam Fayyad, ma in realtà agisce in modo contrario, indebolendo loro e il loro ruolo politico sul terreno, insieme ad ogni possibilità di una pace giusta e duratura, da raggiungere attraverso indispensabili negoziati che portino alla fine dell’occupazione, a due popoli che vivano in pace e sicurezza in due Stati, sui confini del ’67 e con Gerusalemme capitale condivisa.
Il Quartetto, gli Stati Arabi, l’Unione Europea e chiunque dice di credere nella pace deve agire ora e chiedere al Governo Israeliano di fermare le sue pratiche illegali e inumane contro la popolazione palestinese e di lavorare per l’unità politica e geografica del popolo e del territorio palestinese”.
Luisa Morgantini, Vice Presidente del Parlamento Europeo
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