Barghouthi: "L’ennesima aggressione contro pacifisti disarmati"
La redazione
Il leader della Palestinian National Initiativ interviene sul ferimento di Andrea Lanzarin, il volontario di Pax Christi colpito alla testa dall’esercito israeliano a B’lin, "il simbolo della resistenza non violenta all’apartheid israeliano".
Un attivista di Pax Christi, Andrea Lanzarin, è stato ferito alla testa dall'esercito israeliano a B'lin, durante la manifestazione non violenta contro il Muro che si tiene nel villaggio ogni venerdì da oltre due anni. E' l'ennesima aggressione gratuita contro pacifisti disarmati -l'ultimo episodio un mese fa, con nove feriti- nonostante la stessa Corte Suprema israeliana, all'inizio di settembre, abbia dichiarato illegale la sezione di Muro costruita a B'lin, che annette a Israele 260 dei 320 ettari del villaggio, e ordinato il suo spostamento.
"Un'aggressione particolarmente grave -sostiene Mustafa Barghouthi, leader della Palestinian National Initiative- perché B'lin è il simbolo della resistenza non violenta all'apartheid israeliano, di cui il Muro è solo l'elemento più visibile". Una resistenza dal basso che unisce pacifisti palestinesi e israeliani, con il sostegno di attivisti di tutto il mondo, e che sul modello di B'lin è oggi in corso in più di 70 villaggi della West Bank, nel tentativo di disinnescare il circuito della violenza opponendo a Israele non la sua stessa cultura della repressione, ma i diversi valori della democrazia, della partecipazione, dello stato di diritto.
"Ringrazio Andrea -aggiunge Barghouthi- e con lui tutti gli italiani impegnati al nostro fianco in una battaglia giusta, giusta nei mezzi e nei fini. La Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato il Muro illegale ed ha chiesto a Israele di demolirlo e risarcire i danni. Continueremo, ostinati, fino al suo completo abbattimento, e non semplice spostamento'.