Banca Etica sostiene DDL contro finanziamento mine antiuomo


Banca Etica


La rete di Banca Etica auspica l’approvazione del DDL n.5407 intitolato “Divieto di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione, commercio, trasporto e deposito di mine antipersona ovvero di munizioni e submunizioni a grappolo”


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Il provvedimento, presentato alla Camera dei Deputati dall'On. Federica Mogherini Rabesani rappresenta un indubbio segnale positivo nella direzione di una finanza sempre più responsabile. Il testo impone agli istituti di credito e agli altri intermediari finanziari il divieto di fornire risorse economiche alle industrie che continuano a produrre mine antipersona e bombe a grappolo: strumenti di morte micidiali e tanto più dannosi in quanto rimangono attivi per molti anni anche dopo la fine dei conflitti, provocando morte e invalidità in un numero esorbitante di civili, in particolare bambini.
Etica Sgr – la società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Popolare Etica, unica in Italia a collocare esclusivamente fondi etici – da sempre non solo esclude categoricamente i titoli dei produttori di armi dai Fondi comuni di investimento proposti ai clienti, ma si impegna anche ad allargare la consapevolezza dei risparmiatori italiani circa i possibili impatti umanitari dei propri investimenti. Etica Sgr utilizza banche dati e fonti accreditate a livello internazionale, incluse autorevoli ONG, per predisporre “black list” di aziende coinvolte direttamente o indirettamente nella produzione di mine antiuomo, di cluster bombs, di armi nucleari o che adottino pratiche che ledono i diritti umani e sono inosservanti delle convenzioni sull'ambiente.
Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica e di Etica sgr auspica che «l'approvazione di questo importante DDL avvenga in tempi rapidi, entro la fine della legislatura, il testo infatti porterebbe a un risultato storico: introdurre un limite agli investimenti finanziari, in ragione dei principi umanitari e in piena coerenza con gli impegni assunti dall'Italia a livello internazionale. La finanza può e deve avere un vincolo etico, soprattutto quando sono in gioco l'incolumità e la vita di migliaia di uomini, donne e bambini. Diversi Paesi hanno firmato e ratificato una convenzione per la messa al bando delle cluster, ma malgrado questo molte banche, anche di quegli stessi Paesi, continuano a essere coinvolte».

Secondo uno studio a cura di Demos&Pi e di Ilvo Diamanti l'80% degli Italiani desidera una Finanza più etica e più responsabile. Per questo la rete di Banca Etica ha lanciato la Campagna “Non Con I Miei Soldi” per sensibilizzare i risparmiatori sull’uso responsabile del denaro e per fornire strumenti per orientarsi nella giungla dei prodotti finanziari. L'iniziativa legislativa in discussione alla Camera potrebbe davvero dare una prima risposta alla richiesta di maggiore rigore. Il Sistema Banca Etica confida nell'approvazione di questa legge, che porterebbe l'Italia tra i Paesi più avanzati nel campo della promozione della pace.

Fonte: www.bancaetica.it

9 settembre 2012

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